La Regata Storica di Venezia, un’esplosione di storia, tradizione e passione, si è rinnovata quest’anno, confermando il suo ruolo di fulcro culturale e identitario per la città lagunare e per una platea internazionale di ammiratori.
L’evento, più che una semplice competizione sportiva, rappresenta un viaggio emozionante nel tempo, un vivido omaggio al glorioso passato della Repubblica Serenissima, tessendo un legame profondo tra passato, presente e futuro.
Il corteo storico, un vero e proprio spettacolo a sé, ha preceduto le gare, ricreando con meticolosa accuratezza l’accoglienza sontuosa riservata a Caterina Cornaro, regina di Cipro che, rinunciando al trono, siglò un momento cruciale nella storia di Venezia.
Un fiume di imbarcazioni d’epoca, bissoni parati con fastose decorazioni, figuranti in abiti d’epoca che evocano un’atmosfera secolare e una rappresentazione simbolica della Serenissima, hanno dato il via alla manifestazione.
A seguire, il corteo sportivo ha visto la partecipazione di oltre sessanta imbarcazioni appartenenti alle associazioni remiere locali, con circa quattrocento vogatori che hanno incrociato le acque del Canal Grande.
La diversità delle imbarcazioni partecipanti ha arricchito ulteriormente lo spettacolo.
Il Reggimento Lagunari Serenissima, a bordo di una caorlina, ha onorato la tradizione militare veneziana, con militari in divisa e un poppiere in abito storico dei fanti da mar, guardiani del mare.
Imbarcazioni provenienti da altre regioni italiane, come le tradizionali Lucie del Lago di Como, con la loro caratteristica voga all’impiedi, e i semicerchi in legno, hanno contribuito a creare un mosaico di culture e tradizioni marinare.
Anche rappresentanze sportive di altre discipline, come un equipaggio della Reyer basket e del Venezia FC, hanno voluto partecipare a questo evento unico, sottolineando il forte legame tra la città e i suoi club storici.
Le cinque gare ufficiali, suddivise per categorie, hanno visto sfidarsi giovani promesse e veterani esperti, uomini e donne, vogatori solitari e squadre coordinate.
Il percorso, dal Bacino di San Marco fino al giro del paleto e ritorno di fronte a Ca’ Foscari, ha messo a dura prova la resistenza e l’abilità dei partecipanti.
L’equipaggio azzurro, con Andrea Ortica e Jacopo Colombi, ha conquistato la bandiera rossa nella categoria dei Gondolini a due remi, simbolo della vittoria.
Silvia Bon e Debora Scarpa si sono distinte tra le donne su mascarete a due remi, mentre Alvise Redolfi Tezzat e Riccardo Vorano hanno trionfato tra i giovanissimi su pupparini.
Alice Sarto e Giulia Spolaor si sono imposte tra le giovanissime, e l’equipaggio arancio, guidato da Roberto Busetto, ha dominato la categoria delle Caorline a sei remi.
Un’attenzione particolare è stata dedicata alle categorie dei più piccoli, Maciarele e Schie, a testimonianza dell’importanza di tramandare la tradizione della voga veneta alle nuove generazioni.
La sfida tra le Università, con imbarcazioni a bordo di galeoni storici, ha visto l’Università di Pisa aggiudicarsi la vittoria, dimostrando l’importanza della cultura e della tradizione anche nel mondo accademico.
L’evento, pur celebrando la storia e la tradizione, non ha dimenticato le sfide del presente.
Un omaggio a Alberto Trentini, il cooperante veneziano detenuto in Venezuela, e un pensiero per la guerra in Ucraina, con la partecipazione di un’imbarcazione proveniente da Odessa, hanno aggiunto un tocco di commozione e riflessione, sottolineando l’importanza della solidarietà umana e della pace nel mondo.
La Regata Storica di Venezia, dunque, si conferma non solo un evento spettacolare, ma anche un momento di condivisione, di memoria e di speranza.