07 luglio 2024 – 11:20
La storia di Luigi Bettazzi è quella di un uomo di fede e vescovo, ma rappresenta anche un capitolo significativo della Chiesa italiana. Alberto Chiara, con la sua prosa brillante e profonda, esplora questo tema nel suo libro, basandosi su incontri, interviste e documenti che conducono a una narrazione di grande interesse e passione. Il volume riesce a ricostruire non solo gli eventi noti della vita del vescovo, ma anche episodi inediti che gettano nuova luce sulla sua figura.Luigi Bettazzi ha vissuto i dolori della Seconda guerra mondiale portando con sé le memorie del conflitto del 1915-1918 tramandategli dal padre reduce dal Carso. La sua presidenza ha aperto la strada a Tonino Bello, che sarebbe stato eletto alla guida del movimento nel 1985. Bettazzi credeva fermamente nell’importanza della dimensione collegiale e durante il Concilio propose addirittura la canonizzazione di Papa Giovanni XXIII come santo del Vaticano II, idea originariamente proposta da Dossetti e Alberigo.Alberto Chiara mette in luce come Bettazzi abbia sostenuto con convinzione questa proposta, nonostante l’opposizione da parte di Paolo VI che non era favorevole alle canonizzazioni conciliari. Dopo essere stato nominato vescovo ad Ivrea nel 1966, Bettazzi si distinse per la sua posizione decisa e il suo agire incisivo, caratterizzato da una forte impronta evangelica.Uno dei momenti cruciali della sua carriera fu l’adesione al Patto delle catacombe firmato da un gruppo di vescovi durante il Concilio, impegnandosi a vivere il ministero all’interno di una Chiesa povera per i poveri. Da Ivrea tra il 1967 e il 1999, Bettazzi si dedicò al dialogo con diverse personalità cercando sempre punti d’incontro. Celebre rimane la lettera aperta indirizzata al segretario del PCI Enrico Berlinguer nel luglio del 1976 che gli valse l’appellativo di “vescovo rosso”.Il coraggioso dialogo intrapreso da Bettazzi ebbe eco anche al di fuori dei confini locali, diventando un punto di riferimento post-Concilio per molti fedeli che lo vedevano come un promotore dell’impegno della Chiesa nella proclamazione del Vangelo al servizio del mondo.