Tragedie sulle montagne italiane: richiesta di maggiore attenzione per evitare nuove vittime

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08 luglio 2024 – 16:20

Nel primo weekend di luglio, sulle maestose montagne italiane si è consumato un tragico bollettino che ha lasciato sgomenti e preoccupati gli amanti dell’escursionismo. In soli quattro giorni, tra il 4 e il 7 luglio, sei vite sono state spezzate da cause differenti, che vanno dagli infortuni mortali agli incidenti improvvisi e ai malori fatali. Le Alpi venete hanno visto la triste scena dei corpi senza vita di tre escursionisti venerdì e sabato scorsi, mentre il Piemonte ha pianto due sue anime. Un’altra tragedia si è consumata in Abruzzo, dove un uomo di 47 anni ha perso la vita a causa di un malore improvviso a pochi metri dalla vetta del Monte Amaro Opi.Il numero elevato di morti in quota ha destato l’allarme e l’indignazione del presidente della Società degli alpinisti tridentini (Sat), Cristian Ferrari, che ha richiesto con forza maggiore attenzione da parte di chi si avventura sulle montagne. La diffusione di un video sui social che mostrava una famiglia con un neonato intenta a percorrere una ferrata senza le adeguate protezioni ha evidenziato quanto sia diffuso l’atteggiamento a sottovalutare i rischi legati all’alta montagna.Le storie delle vittime sono tutte diverse ma accomunate dallo stesso destino crudele: Margherita Lega agganciata alla teleferica nella Valle Anzasca, il giovane annegato nella Val di Susa, i tre escursionisti trovati senza vita sulle montagne bellunesi. Tra loro c’era Mattia Beltrame, giovane friulano precipitato in un ghiaione vicino a Forcella Colombera. Le altre due vittime avevano rispettivamente 69 e 76 anni: uno proveniente da Canale d’Agordo e l’altro turista tedesco trovato tra il rifugio ‘Duca d’Aosta’ e il Sentiero dei camosci a Cortina d’Ampezzo.La montagna, regno maestoso ma anche severo e imprevedibile, continua a mietere vittime tra coloro che non rispettano le sue leggi non scritte. È necessario un cambio radicale nell’approccio alla natura selvaggia per evitare nuove tragedie come quelle appena avvenute sulle nostre amate cime italiane.

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