08 luglio 2024 – 16:45
Il procuratore aggiunto di Torino, Cesare Parodi, incaricato dell’inchiesta riguardante i presunti reati di omicidio e occultamento di cadavere legati alla misteriosa scomparsa della donna di Susa avvenuta a marzo, ha deciso di affidare agli esperti della procura un importante compito. La sezione scientifica dei carabinieri dovrà concentrarsi sull’analisi della Punto rossa, il veicolo su cui si ipotizza che Mara sia stata trasportata la notte tra il 7 e l’8 marzo. Questo mezzo riveste un ruolo cruciale nelle indagini in quanto potrebbe contenere tracce utili per risolvere il caso.Le tracce da cercare riguardano non solo la presenza della donna scomparsa, ma anche dei due principali indagati: Vincenzo Milione, difeso dall’avvocato Francesco Crimi e gestore della pizzeria Don Ciccio di Chiomonte dove Mara lavorava, e Cosimo Esposito, difeso dall’avvocata Elena Emma Piccatti e ex collega di lavoro della vittima. La Punto rossa sarebbe stata prestata a Esposito da un amico e secondo le dichiarazioni di Milione sarebbe stata utilizzata dal pizzaiolo per accompagnare Mara da Chiomonte a Susa quella tragica notte.Tuttavia, le versioni fornite dai due indagati presentano delle discrepanze significative riguardo al passaggio della donna e ad altri dettagli cruciali dell’evento. Pertanto, l’esame tecnico del veicolo potrebbe rivelarsi fondamentale per gli inquirenti – i carabinieri del nucleo investigativo e i militari della compagnia di Susa – al fine di comprendere meglio cosa possa essere accaduto a una persona che, stando alle testimonianze dei suoi cari, non avrebbe mai abbandonato volontariamente la propria vita.Questa analisi approfondita sulla Punto rossa potrebbe gettare nuova luce sul mistero circostante la scomparsa di Mara e contribuire a far emergere la verità su questo drammatico episodio che ha scosso profondamente la comunità locale.
