Il viaggio di Orban in Cina scatena reazioni nell’UE: tensioni diplomatiche e accuse di slealtà.

Il viaggio in Cina di Viktor Orban ha scatenato una serie di reazioni all’interno dell’Unione Europea, con il portavoce della Commissione Europea Eric Mamer che sottolinea la mancanza di contatti prima e spiegazioni dopo riguardo alla mediazione del premier ungherese tra Ucraina e Russia. Vent’anni Paesi membri dell’UE si preparano ad affrontare l’Ungheria al Coreper per le missioni di pace autonome condotte da Orban, accusandolo di slealtà per aver contrastato le conclusioni del Consiglio Europeo nelle sue dichiarazioni a Mosca. La Polonia è descritta come “scatenata” in questo contesto diplomatico.Le fonti diplomatiche rivelano una crescente preoccupazione riguardo alle azioni di Orban, accusandolo di generare deliberatamente confusione tra il ruolo di leader nazionale e quello della presidenza europea. Si sospetta che Orban stia giocando con i membri del Consiglio UE, mettendo in discussione la sua lealtà e suscitando dubbi sul piano internazionale. Il prossimo incontro al Coreper sarà cruciale per inviare un messaggio chiaro a Orban, segnalando che le sue azioni non rappresentano l’interesse comune dell’UE né degli altri Stati membri.Inoltre, si evidenzia la preoccupazione che il presunto piano di pace di Orban possa essere in realtà un progetto bellico orchestrato da Putin. Le fonti diplomatiche intendono far comprendere chiaramente a Orban che non può agire unilateralmente a nome dell’UE e che deve rispettare i principi fondamentali della cooperazione all’interno dell’Unione. La tensione tra gli Stati membri è palpabile, con la necessità di porre fine ai giochi politici e garantire una posizione coesa e unitaria nei confronti delle questioni internazionali più delicate.