09 luglio 2024 – 11:45
Secondo i dati presentati dalla FimCisl il 8 luglio a Torino, gli stabilimenti della holding hanno prodotto un totale di 303.510 veicoli, registrando una diminuzione del 25,2% rispetto all’anno precedente. Solo Pomigliano e Atessa sono riusciti a mantenere un segno positivo con un incremento del 2%. Dopo tre anni di crescita costante fino al 2023, si registra ora una frenata che porterà alla produzione di poco più di 500.000 veicoli entro la fine dell’anno, in netto calo rispetto ai 751.000 prodotti nel 2023 e ben lontano dall’obiettivo ambizioso di un milione di auto, concordato con il ministero delle Imprese e del Made in Italy.Nel contesto specifico di Torino, i primi sei mesi dell’anno per la fabbrica di Mirafiori hanno visto una contrazione del 63,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La flessione più significativa è stata registrata presso lo stabilimento Maserati di Modena con un calo del 73%. Il numero complessivo di veicoli prodotti a Mirafiori è stato di 19.510 unità, corrispondente a poco più di un terzo della produzione dello scorso anno. Il reparto assemblaggio conta attualmente su 2.861 dipendenti, con una riduzione di 360 unità rispetto all’ultimo monitoraggio effettuato a dicembre.A Mirafiori, dove si sono verificati ben 45 giorni di stop produttivo (26 dei quali nel secondo trimestre), il 90% dei veicoli realizzati nel primo semestre sono modelli “500” completamente elettrici. Le Maserati prodotte ammontano solo a 1.850 unità, evidenziando così un decremento del 70% rispetto all’anno precedente e distante dalle circa 10.000 unità prodotte nel lontano 2017.La produzione nel secondo trimestre si è concentrata esclusivamente sulle Maserati GranTurismo e GranCabrio nelle versioni Folgore full-electric; tuttavia, non è stato possibile compensare l’interruzione della produzione dei modelli Ghibli, Quattroporte e Levante. Anche gli incentivi offerti a giugno non sono stati sufficienti a mitigare gli effetti dei ritardi accumulati sulle auto “500e”.Di fronte al rinvio della produzione del nuovo modello Quattroporte dal 2025 al 2028, Uliano ha sollevato delle preoccupazioni chiedendo un’accelerazione nei tempi per l’avvio della produzione della nuova berlina Quattroporte a Mirafiori. È essenziale delineare chiaramente la strategia futura di Stellantis riguardante sia i modelli che i volumi delle produzioni Maserati presso lo stabilimento torinese.Si auspica pertanto la convocazione urgente di un tavolo presso Palazzo Chigi per definire impegni mirati alla garanzia dei volumi produttivi, degli occupati e delle prospettive future dopo gli incontri svoltisi al Mimit per lo sviluppo dell’industria automobilistica.In seguito alla pubblicazione del report, Stellantis Italia ha ribadito il suo impegno verso l’Italia sottolineando la consapevolezza dell’impatto che le dinamiche del mercato italiano ed europeo stanno avendo sulla produzione nazionale. Infine, Stellantis Italia conferma l’obiettivo comune con il governo italiano di raggiungere la cifra simbolica del milione di veicoli prodotti in Italia entro il 2030.Rispondendo alla questione relativa all’accoglienza o meno dei produttori cinesi sul territorio nazionale, Uliano ha espresso la necessità di valutare attentamente ogni proposta come quella proveniente da Leapmotor al fine d’intraprendere azioni che possano generare benefici occupazionali senza compromettere l’integrità del sistema industriale italiano.
