martedì 9 Settembre 2025
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Cupi rinasce: l’ex scuola diventa polo culturale e turistico.

L’ex scuola elementare di Cupi, frazione del comune di Visso, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rinasce come fulcro di una nuova visione per la comunità e per il territorio.
L’approvazione, da parte della Conferenza regionale, del progetto di fattibilità tecnico-economica segna un passaggio cruciale nel percorso di ricostruzione post-sismica, concretizzando un investimento di 1,3 milioni di euro.
Questo intervento, inserito nel più ampio programma straordinario di rigenerazione urbana conseguente agli eventi calamitosi del 2016-2017, ambisce a restituire dignità e vitalità a un luogo segnato dallo spopolamento e dalla devastazione.
Il progetto va ben oltre la semplice riparazione di un edificio danneggiato; si propone di trasformare l’ex scuola in un polo multifunzionale, capace di incarnare e promuovere l’identità culturale e le tradizioni del territorio.

Il Museo della pastorizia, elemento storico e imprescindibile del patrimonio locale, sarà oggetto di una riqualificazione museale che ne valorizzerà le collezioni e ne amplierà l’offerta didattica e divulgativa.
Allo stesso tempo, la creazione di un centro di aggregazione comunitaria offrirà uno spazio di incontro, scambio e socializzazione per residenti e visitatori, contribuendo a rafforzare il tessuto sociale e a contrastare l’isolamento.
L’integrazione di una struttura ricettiva, funzionalmente collegata al rifugio del Parco dei Sibillini, rappresenta un’opportunità strategica per lo sviluppo di un turismo sostenibile e di prossimità, capace di valorizzare le risorse naturali e culturali del territorio.
Gli interventi previsti spaziano dalla riqualificazione strutturale, con particolare attenzione al miglioramento sismico e al consolidamento delle murature, alla riqualificazione architettonica e impiantistica, nel pieno rispetto delle peculiarità storico-paesaggistiche dell’edificio.
L’attenzione alla sostenibilità energetica, con l’adozione di soluzioni innovative e a basso impatto ambientale, contribuirà a ridurre i costi di gestione e a minimizzare l’impatto sull’ambiente circostante.
Questo progetto si configura come un esempio emblematico di come la ricostruzione possa trasformarsi in un’opportunità di rinascita e di sviluppo, capace di restituire non solo edifici, ma soprattutto speranza e prospettive future per una comunità che ha subito un duro colpo.
Come sottolinea il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Guido Castelli, si tratta di un investimento nel futuro del territorio, un segnale di ripartenza che mira a rafforzare la resilienza e a promuovere un modello di sviluppo equilibrato e sostenibile, in grado di preservare l’identità e la storia di questi luoghi unici.

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