martedì 9 Settembre 2025
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San Carlo Acutis, nuova icona a Assisi: l’arte celebra un Santo

L’aria di Assisi palpita di nuova devozione.

All’immediata apertura del Vescovado, un’imponente scultura bronzea celebra l’ingresso di San Carlo Acutis nel pantheon dei Santi, canonizzato dal Papa Leone XIV in una solenne celebrazione che ha riempito Piazza San Pietro.
L’evento, che ha visto anche l’elevazione a Santo di Pier Giorgio Frassati, si concretizza in Assisi con l’installazione di una scultura che arricchisce il Sacro complesso del Santuario della Spogliazione, già custode di una figura iconica per la spiritualità franciscana: una scultura dedicata a San Francesco, a cui si affianca ora quella di San Carlo.

La scelta di collocare l’opera proprio in questo luogo non è casuale; San Carlo Acutis riposa, infatti, in questi terreni benedetti, legando indissolubilmente la sua storia alla terra di San Francesco.
L’opera, frutto dell’ingegno e dell’abilità dello scultore canadese Timothy Paul Schmalz, si distingue per la sua profonda simbologia.
Schmalz, noto per la sua capacità di fondere arte e fede, ha plasmato il bronzo per rappresentare non solo la figura di San Carlo, ma anche il suo spirito di profonda spiritualità e l’impegno sociale.

La scultura cattura l’immagine di un giovane uomo, immerso nella preghiera, con lo sguardo rivolto verso l’alto, simbolo della sua fede incrollabile e della sua aspirazione al divino.
La benedizione dell’opera è stata impartita da Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, un gesto che sancisce l’importanza di questa nuova icona per la comunità religiosa.
L’inaugurazione non è solo un evento celebrativo, ma rappresenta un’occasione per riflettere sul messaggio di San Carlo Acutis, un giovane beato per la sua dedizione alla Chiesa, all’Eucaristia e alla difesa dei più deboli.

La sua vita, breve ma intensa, è un esempio di come la fede possa essere vissuta in modo concreto e attivo, testimoniando l’amore per Dio e per il prossimo.

La scultura, quindi, si erge a monito e a ispirazione per tutti, invitando a seguire le orme di San Carlo e a impegnarsi per un mondo più giusto e solidale.
È un invito a riscoprire il valore della fede, della preghiera e dell’azione sociale, elementi fondamentali per costruire una società autenticamente cristiana.

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