martedì 9 Settembre 2025
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Zes Adriatica: Innovazione, Semplificazione e Crescita Sostenibile

L’impulso allo sviluppo economico del territorio adriatico passa attraverso una complessa rete di interventi mirati, che trascendono la mera erogazione di finanziamenti.
L’esperienza della Zona Economica Speciale unica rappresenta un banco di prova cruciale, un laboratorio di politiche pubbliche in cui sperimentare e affinare strumenti innovativi.

La sua efficacia si misura non solo in termini di investimenti attratti, ma soprattutto nella capacità di generare un cambiamento strutturale, favorendo la creazione di un ecosistema competitivo e resiliente.
Un elemento fondamentale di questa strategia è la revisione della pianificazione territoriale, con una zonizzazione flessibile che risponda alle reali esigenze delle imprese e che stimoli la riconversione di aree dismesse o sottoutilizzate.
L’alleggerimento del carico fiscale, attraverso misure di decontribuzione del lavoro e crediti d’imposta mirati, si configura come un incentivo concreto all’assunzione e all’innovazione.
Tuttavia, il vero valore aggiunto risiede nella radicale semplificazione burocratica: un ostacolo spesso insormontabile per le imprese, soprattutto per quelle di piccole e medie dimensioni.

Il recente incontro promosso dall’Hamu (Hub Abruzzo Marche Umbria) a Civitanova Marche, con la partecipazione del coordinatore della Zes unica, ha offerto un’opportunità preziosa di approfondimento tecnico.
L’Hamu, un think tank di elevata competenza, opera come un osservatorio privilegiato, analizzando problematiche complesse e proponendo soluzioni pragmatiche per affrontare le sfide socio-economiche del territorio.
La durata prolungata dell’incontro – oltre due ore – testimonia la complessità dell’argomento e la necessità di un dialogo costruttivo tra istituzioni, imprese ed esperti.
Si tratta di un processo iterativo, che richiede una costante revisione delle politiche attuate e un monitoraggio attento dei risultati ottenuti, al fine di massimizzare l’impatto positivo sulla comunità locale e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva.
L’obiettivo ultimo è creare un modello di sviluppo che superi le logiche assistenzialistiche e favorisca l’autonomia e la competitività delle imprese, alimentando un circolo virtuoso di prosperità e benessere diffuso.

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