domenica 14 Settembre 2025
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Capitale Italiana del Libro 2026: Cinque Comuni in Finale

La ricerca di un territorio che possa incarnare e celebrare la centralità del libro e della lettura nel panorama culturale italiano si fa sempre più concreta.
Il Ministero della Cultura, con un gesto che testimonia l’importanza attribuita alla diffusione della cultura scritta, ha annunciato i cinque Comuni finalisti per la designazione di “Capitale Italiana del Libro 2026”.
Una selezione frutto di un’attenta valutazione di undici candidature, un percorso che evidenzia l’interesse diffuso e la vitalità di iniziative volte a promuovere la lettura in diverse aree del Paese.

La giuria, presieduta da Adriano Monti Buzzetti Colella, ha individuato Carmagnola (Torino), Perugia, Pistoia, Nardò (Lecce) e Tito (Potenza) come contendenti per questo prestigioso riconoscimento.

Ognuna delle candidature si distingue per un approccio peculiare, delineato in dossier che svelano una visione originale e profondamente radicata nel contesto territoriale.
Carmagnola, con il titolo evocativo “Identità, libri e territorio”, sembra voler sottolineare il legame indissolubile tra la comunità, la sua storia e il patrimonio letterario locale.
Perugia, con “Gocce.
L’acqua si fa voce”, propone un’analogia suggestiva, metaforando la lettura come una fonte inesauribile di conoscenza e ispirazione, capace di dare voce alle comunità.

Pistoia si presenta con “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”, un manifesto programmatico che sottolinea il ruolo della lettura come strumento di crescita personale e collettiva.
Nardò, con “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, Comunità, Futuro”, guarda all’avvenire con un’ottica di rinascita culturale e sociale, focalizzandosi sulla capacità della lettura di innescare processi di rigenerazione urbana e di rafforzamento del tessuto comunitario.
Infine, Tito, con “Una lettura che rigenera.

Tito 2026, tra identità, diversità, comunità e futuro”, sembra voler incarnare un ideale di inclusione e di valorizzazione delle differenze, proponendo la lettura come ponte tra culture e generazioni.
Le prossime tappe cruciali di questo percorso vedranno i Comuni finalisti confrontarsi pubblicamente di fronte alla giuria.
Il 17 settembre, a Roma, presso la sede del Ministero della Cultura, si svolgeranno le audizioni pubbliche, un momento di confronto diretto e approfondito.
Ogni candidato avrà a disposizione un tempo limitato, suddiviso tra la presentazione dettagliata del proprio progetto e una sessione di domande e risposte con la giuria, offrendo così l’opportunità di chiarire le proprie intenzioni e rispondere a eventuali dubbi.

L’importanza di questa designazione non si limita al mero riconoscimento simbolico.
Il Comune vincitore sarà infatti destinatario di un contributo finanziario significativo, pari a 500.000 euro, risorse destinate alla realizzazione concreta delle iniziative e degli obiettivi delineati nel dossier di candidatura.

Questo investimento testimonia l’impegno del Ministero della Cultura a sostenere attivamente le comunità che si distinguono per la loro passione per la lettura e la loro capacità di promuoverla in modo innovativo e coinvolgente.
La scelta finale, che vedrà la giuria presentare al Ministro della Cultura il nome del Comune eletto, segnerà un momento di grande significato per il Paese, celebrando la potenza del libro come motore di cultura, identità e progresso sociale.

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