Regioni e Province autonome esprimono riserve sul decreto liste d’attesa: necessaria revisione per garantire autonomia e collaborazione istituzionale

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ad eccezione della Regione Lazio, si è espressa in maniera negativa nei confronti del decreto legge sulle liste d’attesa, sottolineando la necessità di eliminare l’articolo 2 poiché ritenuto in contrasto con il principio di leale collaborazione. Inoltre, si propone una revisione dell’articolo al fine di migliorare il testo del decreto e garantire il rispetto delle competenze e prerogative di ciascun livello istituzionale come stabilito dalla Costituzione. Questa presa di posizione evidenzia la volontà delle Regioni e Province autonome di tutelare i propri diritti e autonomie nel contesto normativo nazionale, promuovendo un dialogo costruttivo basato sulla reciproca collaborazione tra gli enti territoriali e lo Stato centrale. La richiesta di modifica dell’articolo critico dimostra l’importanza attribuita alla salvaguardia dei principi costituzionali che regolano i rapporti tra le diverse istanze amministrative del Paese. In tal senso, emerge la volontà delle Regioni di partecipare attivamente al processo decisionale in materia sanitaria, difendendo la propria autonomia decisionale e contribuendo alla costruzione di un sistema sanitario equo ed efficiente su tutto il territorio nazionale.