mercoledì 10 Settembre 2025
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Canottaggio Inclusivo: Abbattere Barriere e Promuovere l’Integrazione Sociale

Il Canottaggio come Vettore di Inclusione: Un Esempio di Abbattimento delle Barriere SocialiRoma, Acqua Acetosa – Un evento di significato profondo si è svolto presso l’impianto sportivo del Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, un luogo che oggi ha rappresentato molto più di una sede sportiva: è stato un crocevia di storie, di impegno e di visione inclusiva.

L’iniziativa, promossa con passione e lungimiranza da Special Olympics Italia e dalla Federazione Italiana Canottaggio (Fic), si propone di esaltare il ruolo dello sport, e in particolare del canottaggio, come potente strumento per superare pregiudizi, disabilità e disuguaglianze, tessendo una rete di connessioni umane.
La partnership tra Special Olympics Italia e la Fic ha segnato un punto di svolta, aprendo la strada a una partecipazione regolare e piena degli atleti con disabilità intellettive non solo nelle competizioni dedicate, ma anche nelle attività generali della Federazione.
Un percorso iniziato circa vent’anni fa, grazie all’impegno instancabile di Paolo Ramoni, Coordinatore Tecnico Nazionale di disciplina e coordinatore Fic per l’attività di Special Olympics, che ha saputo creare un modello di canottaggio unificato che oggi è emulato da numerosi circoli storici in tutta Italia.

L’evento ha visto la presenza di figure istituzionali di spicco, testimoniando l’importanza attribuita a questo modello di integrazione.

Tra questi, il Ministro Italiano per la Disabilità, Alessandra Locatelli, ha sottolineato come Special Olympics rappresenti un esempio virtuoso, un vero e proprio stile di vita che trasforma lo sport in un motore di cambiamento sociale, promuovendo l’interazione e la comprensione tra persone con e senza disabilità intellettiva.

Il Ministro ha espresso la sua profonda stima per il lavoro svolto da Special Olympics Italia, guidata da Alessandra Palazzotti, e ha auspicato future collaborazioni in diversi sport, riconoscendo la strada giusta da seguire per una società più equa e inclusiva.

Un ulteriore elemento di prestigio è stata la partecipazione di Wafaa Abubakr Mohammad A-Kilani, Ministro degli Affari Sociali della Libia, che ha avuto l’opportunità di unirsi agli atleti in una sessione di allenamento, simboleggiando un ponte tra culture e un’ulteriore conferma del potere universale dello sport come linguaggio comune.

La squadra capitolina di canottaggio, composta da oltre settanta atleti, guidata con passione e competenza dal coach Livia Ravoni, incarna lo spirito di resilienza e di determinazione che contraddistingue il movimento Special Olympics.
Il sostegno del Circolo Canottieri Tevere Remo, rappresentato dal presidente Daniele Masala, è stato fondamentale per la realizzazione di questo progetto, testimoniando una profonda attenzione ai valori di inclusione e di solidarietà.

Annamaria Cacciotti, Presidente del Comitato Lazio Fic, ha contribuito a creare un ambiente accogliente e stimolante per tutti i partecipanti.

L’evento non è stato semplicemente una celebrazione di risultati sportivi, ma un’occasione per riflettere sul significato profondo dell’inclusione, sull’importanza di abbattere le barriere e di costruire una società in cui ogni individuo possa esprimere appieno il proprio potenziale, grazie al potere trasformativo dello sport.

Il canottaggio, con la sua richiesta di sincronia, di collaborazione e di sforzo condiviso, si è dimostrato un veicolo ideale per veicolare questo messaggio di speranza e di cambiamento.

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