06 luglio 2024 – 12:13
Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Strega 2024 con il romanzo “L’età fragile”, non si considera più un’intrusa nel mondo letterario. Attraverso la storia di Lucia e Amanda, madre e figlia, ha saputo scardinare gli stereotipi legati agli anni e alla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, ponendo al centro la pandemia e il lockdown. Questa è la quarta volta che partecipa al prestigioso premio letterario italiano, dopo aver vinto il Premio Strega Giovani nel 2024 e il Premio Campiello nel 2017 con “L’arminuta”. In un’intervista all’ANSA dopo la vittoria, Di Pietrantonio ha espresso la sua gioia per essere finalmente accettata nel mondo della letteratura, sottolineando l’importanza di sentirsi a casa tra gli scrittori. A 62 anni, desidera dedicarsi interamente alla scrittura, abbandonando la professione di dentista per bambini che ha svolto fino ad ora.Nel suo ultimo libro, l’autrice affronta il tema della violenza di genere basandosi su un fatto di cronaca nera avvenuto nella sua terra d’Abruzzo nel 1997. Di fronte alle sfide ancora presenti nella difesa dei diritti delle donne acquisiti negli anni passati, si dichiara pronta a continuare la battaglia.Di Pietrantonio ha anche manifestato il desiderio che “L’età fragile” diventi un film e si è detta favorevole a una trasposizione cinematografica del suo lavoro. L’Abruzzo rimane una costante nei suoi romanzi, rappresentando per lei un simbolo dei piccoli luoghi di provincia che riflettono dinamiche universali.Nonostante l’assenza del ministro della Cultura alla cerimonia di premiazione del Premio Strega, l’autrice ha sottolineato l’importanza della presenza istituzionale in eventi culturali così rilevanti. Il successo de “L’età fragile” tra i giovani è stato attribuito alla capacità dei lettori di identificarsi nei personaggi e nelle loro storie.Conclusa la frenesia delle premiazioni, Donatella Di Pietrantonio desidera tornare per un breve periodo a casa sua in Abruzzo, dove trova ispirazione per i suoi romanzi che raccontano le vicende umane con profonda sensibilità e introspezione.
