11 luglio 2024 – 20:45
Bombardieri, originario di Riace, ha ricoperto per otto anni il ruolo di capo dell’ufficio giudiziario inquirente di Reggio Calabria, mantenendo anche la delega alle indagini sulla mafia Dda, che vede Reggio Calabria e Catanzaro come epicentri nel contesto della ‘ndrangheta. La sua recente nomina va di pari passo con quella di Lucia Musti, che subentra al predecessore Francesco Saluzzo alla procura generale dopo aver guidato per 19 mesi la procura generale di Bologna e aver rappresentato l’accusa nei principali processi legati alla mafia in Emilia Romagna Aemila e Grimilde. Entrambi prenderanno possesso dei loro incarichi all’inizio di settembre.Bombardieri ha iniziato la sua carriera nella magistratura nel 1989 ed è stato giudice presso il Tribunale di Locri dal 1990 al 1995, per poi diventare sostituto procuratore presso la Dda di Roma fino al 2012, quando è stato nominato procuratore aggiunto a Catanzaro dal Csm. Questa posizione è stata ricoperta fino al 2018, quando il Consiglio superiore della magistratura lo ha designato procuratore a Reggio Calabria. La sua candidatura era stata indicata all’unanimità già dalla quinta Commissione, preferendolo ai candidati interni alla procura e al magistrato Maurizio Romanelli, capo dell’ufficio giudiziario di Lodi.L’ufficio giudiziario si trova ora ad affrontare una nuova fase con Bombardieri e Musti al timone, dopo l’intervenuta pensione di Anna Maria Loreto, un altro profilo importante nella lotta contro il crimine organizzato. Dopo un anno di gestione equilibrata ed efficace da parte della procuratrice reggente Enrica Gabetta, ci si aspetta che i nuovi dirigenti portino avanti con determinazione e competenza le indagini sulle attività criminali presenti nel territorio calabrese.