12 luglio 2024 – 11:02
Un recente studio ha rivelato che la maggioranza dei giovani della Valle d’Aosta ha affermato di non aver mai fumato: la percentuale di “non fumatori” diminuisce con l’avanzare dell’età, passando dal 99% degli undicenni al 96,6% dei tredicenni fino all’89,5% dei quindicenni. Un dato significativo evidenzia una netta diminuzione dell’abitudine al fumo dal 2019 ad oggi: infatti, la percentuale di giovani valdostani che non hanno mai fumato è salita dal 78,6% nel 2018 al 92,2% nel 2022.Il consigliere regionale Carlo Marzi ha sottolineato come questi dati giustifichino il focus prioritario sul contrasto all’abuso di alcol tra i più giovani. Tale impegno è considerato fondamentale nel Piano regionale della prevenzione, anche in relazione alle nuove forme e modalità di diffusione del fenomeno tra i giovani come il Binge Drinking. In collaborazione con il Serd, è in fase iniziale di progettazione per il 2025 un’iniziativa volta alla sensibilizzazione contro il fumo. Questa campagna mira specificamente alle nuove generazioni e si propone di utilizzare strategie comunicative mirate ai giovanissimi sia nell’ambito scolastico che extrascolastico.Diego Lucianaz (Rv) ha evidenziato che il fumo rappresenta una delle principali cause di gravi patologie, con il 96% dei casi tumorali correlati al tabagismo: si tratta quindi di un rischio enorme per la salute. Il tasso medio europeo di morti causate dal fumo è di 220 su 100.000 abitanti e l’Italia si posiziona solo al diciottesimo posto nella classifica degli Stati “smoke free”, con circa 12,5 milioni di fumatori giornalieri e un tasso del 24,2%. Nonostante l’evoluzione del mercato del tabacco, ancora si osservano numerosi giovani con una sigaretta in mano, un fatto preoccupante secondo Lucianaz. Pertanto, ritiene essenziale continuare le campagne informative e preventive poiché non si può mai fare abbastanza nella lotta contro il tabagismo.
