mercoledì 10 Settembre 2025
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Confindustria-Intesa Sanpaolo: 200 miliardi per l’industria italiana

Un pilastro strategico per il futuro industriale italiano: è l’accordo quadriennale siglato a Bologna, nel gennaio corrente, tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, un’iniziativa di portata nazionale che promette di stimolare la crescita e la competitività del tessuto produttivo nazionale.
L’impegno finanziario, pari a 200 miliardi di euro complessivi, di cui 15 miliardi specificamente destinati all’Emilia-Romagna, testimonia la solida partnership tra le due istituzioni e l’importanza riconosciuta al territorio come motore economico.
L’accordo, formalizzato nella sede di Confindustria Emilia-Romagna con la firma di Annalisa Sassi, Presidente dell’associazione regionale, e Alessandra Florio, Direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Emilia-Romagna e Marche, rappresenta un’evoluzione di una collaborazione già avviata nel 2009 e volta a rispondere alle sfide e alle opportunità che caratterizzano l’attuale scenario economico globale.

Più che un semplice finanziamento, l’iniziativa si configura come un vero e proprio ecosistema di supporto alle imprese, orientato a promuovere investimenti mirati a rafforzare la base produttiva del Paese.
L’accordo ambisce a incentivare la nascita di nuovi insediamenti industriali, modernizzare e ampliare le strutture esistenti, e sostenere progetti di sviluppo ad alto valore aggiunto.
Il focus strategico è rivolto a settori chiave per il futuro dell’economia italiana: l’Aerospazio, con la sua spinta all’innovazione tecnologica e alla leadership internazionale; la Robotica, cruciale per l’automazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi; l’Intelligenza Artificiale, con il suo potenziale trasformativo in tutti i settori; e le Scienze della Vita, un ambito in rapida evoluzione con implicazioni significative per la salute e il benessere.
Un elemento distintivo dell’accordo è l’attenzione alla sostenibilità, in linea con i principi del Piano Transizione 5.0.

Questo implica un approccio integrato che punta a bilanciare l’efficienza energetica con la transizione verso fonti rinnovabili, riducendo l’impatto ambientale delle attività industriali e promuovendo modelli di business circolari e responsabili.

L’iniziativa non si limita a sostenere le grandi imprese, ma pone un forte accento sullo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico.
L’obiettivo è creare un ambiente favorevole all’innovazione, incentivando la ricerca e lo sviluppo, la nascita di nuove imprese e la crescita di quelle esistenti.

Infine, il piano per l’Abitare Sostenibile sottolinea l’importanza di creare ambienti di lavoro e di vita attraenti e resilienti, capaci di attrarre talenti e di promuovere la mobilità sostenibile, elementi cruciali per la competitività a lungo termine del sistema industriale italiano.
L’accordo si pone quindi come un investimento nel futuro, un catalizzatore di crescita e un motore di innovazione per l’Italia.

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