Un’indagine di ampio respiro, condotta dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Vibo Valentia, ha portato alla luce un quadro preoccupante di irregolarità nel settore ricettivo di Tropea, rinomata località turistica calabrese.
L’operazione, che ha coinvolto anche la Polizia Locale, non si è limitata a un mero controllo formale, ma ha rappresentato un’applicazione innovativa di tecniche investigative finalizzate a contrastare l’evasione fiscale e il dilagante fenomeno dell’abusivismo turistico.
L’approccio metodologico adottato si discosta dalle tradizionali ispezioni, privilegiando un’analisi incrociata e multidimensionale dei dati.
Gli investigatori hanno sapientemente combinato informazioni provenienti da fonti pubbliche, come i portali di prenotazione online e i social media – veri e propri vetrine dell’offerta turistica – con dati ufficiali provenienti dall’anagrafe tributaria, dal catasto e dal registro imprese.
Questo approccio integrato ha permesso di identificare strutture ricettive che, pur promuovendosi attivamente sul mercato digitale, operavano in nero o in violazione delle normative vigenti.
L’indagine, estesa a circa sessanta strutture ricettive extralberghiere, ha rivelato che oltre la metà di esse non rispettava i requisiti previsti dalla legislazione regionale (Legge n.
34/2018) e dal decreto legge (D.
L.
145/2023), che regolamenta il settore.
Questa situazione evidenzia una potenziale concorrenza sleale nei confronti delle strutture legali, oltre a sollevare serie preoccupazioni in termini di sicurezza e qualità dei servizi offerti ai turisti.
L’abusivismo, infatti, non solo sottrae risorse al fisco, ma espone anche i visitatori a rischi legati alla mancanza di controlli igienico-sanitari e di sicurezza.
Le sanzioni amministrative, che si sono quantificate in oltre 40.000 euro, testimoniano la gravità delle violazioni accertate e sottolineano l’importanza di un controllo più rigoroso del settore.
L’operazione rappresenta un segnale forte per l’amministrazione pubblica e per gli operatori del turismo, evidenziando la necessità di rafforzare i controlli, promuovere la legalità e garantire un’offerta turistica trasparente e sicura, in grado di tutelare sia i consumatori che l’economia locale.
L’adozione di strategie investigative basate sull’analisi dei big data e il monitoraggio costante delle piattaforme digitali si configura come un modello da seguire per contrastare efficacemente il fenomeno dell’abusivismo turistico, sempre più diffuso in contesti di forte attrattiva come quello di Tropea.