Il panorama energetico globale è in rapida evoluzione, con la domanda di gas naturale che continua a delinearsi come un elemento chiave di questa trasformazione.
Le proiezioni del ‘Global Gas Report 2025’, elaborato congiuntamente da Snam e dall’International Gas Union (IGU), un’organizzazione che aggrega il 90% del mercato mondiale, indicano un incremento significativo della domanda globale, stimata a 4.193 miliardi di metri cubi al termine dell’anno in corso, con un aumento di 71 miliardi di metri cubi rispetto al 2024.
Questo aumento non è distribuito uniformemente.
Il primo semestre del 2025 ha visto una crescita particolarmente robusta in Europa (+6%) e in Nord America (+1,5%), spinta anche dal boom del commercio di Gas Naturale Liquefatto (GNL).
L’aumento del 23,6% nel commercio globale di GNL riflette la crescente importanza di questo vettore energetico, in grado di superare le limitazioni geografiche e di garantire approvvigionamenti diversificati.
Le previsioni a lungo termine suggeriscono una crescita sostenuta della domanda energetica globale nel prossimo decennio, con un picco previsto entro il 2030.
Il fulcro di questa espansione sarà l’Asia, con la Cina e l’India, le cosiddette “tigri asiatiche”, a guidare la crescita del consumo di gas naturale.
Queste due nazioni, in rapida industrializzazione e con un’urbanizzazione in accelerazione, necessitano di energia per sostenere il loro sviluppo economico e il miglioramento delle condizioni di vita delle loro popolazioni.
Il Nord America, pur rimanendo un importante produttore e consumatore, vedrà una crescita più moderata rispetto alla dinamica asiatica.
Paradossalmente, l’aumento della domanda di gas naturale convive con un’accelerazione verso la decarbonizzazione dell’intera filiera.
Il ‘Global Gas Report 2025’ evidenzia un impegno crescente verso la sostenibilità, alimentato da innovazioni tecnologiche e da una crescente consapevolezza ambientale.
Miglioramenti nell’efficienza dei sistemi di trasporto e distribuzione, l’elettrificazione dei processi industriali, la riduzione delle emissioni di metano (un gas serra particolarmente potente) e la diminuzione delle pratiche di “flaring” (combustione di gas non utilizzato) sono tutti elementi che contribuiscono a mitigare l’impatto ambientale del gas naturale.
Un ruolo cruciale in questa transizione lo giocano anche gli investimenti in fonti di gas rinnovabile, come il biometano, prodotto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici, e tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), che mirano a intrappolare le emissioni di CO2 direttamente dalla fonte.
Tuttavia, la piena realizzazione del potenziale di queste tecnologie dipende fortemente dall’implementazione di politiche di supporto governative e dalla definizione di quadri regolatori chiari e stimolanti, in grado di incentivare l’innovazione e di garantire la stabilità degli investimenti.
Il futuro del gas naturale, quindi, è intrinsecamente legato alla sua capacità di evolversi in un vettore energetico sempre più pulito e sostenibile.