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Capre Eolie: Intervento delicato per salvare l’arcipelago

L’arcipelago Eoliano, custode di una bellezza vulcanica unica al mondo, si trova ad affrontare una sfida complessa che incrocia problematiche ambientali, antropologiche e sociali.

Da giovedì, un team specializzato del Corpo Forestale dello Stato interverrà su Alicudi e Ginostra, due delle sette isole che compongono l’arcipelago, con l’obiettivo primario di gestire la popolazione di capre selvatiche che, ormai, rappresentano un fattore di squilibrio ecologico e di crescente disagio per le comunità locali.

La presenza di queste capre, discendenti probabilmente da animali abbandonati o introdotte secoli fa, è diventata un problema cronico, amplificato dalla fragilità degli ecosistemi insulari.

Il loro pascolo indiscriminato esercita una pressione devastante sulla vegetazione autoctona, accelerando l’erosione del suolo e compromettendo la biodiversità, con ripercussioni dirette anche sulla stabilità dei versanti rocciosi, particolarmente esposti alle intemperie.

L’intervento del Corpo Forestale, pianificato con meticolosa attenzione, si prefigge di catturare gli animali, evitando invero la soluzione drastica dell’abbattimento, una prospettiva che aveva suscitato forte preoccupazione e resistenze da parte delle comunità locali.

Grazie all’intervento del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, e alla sua interlocuzione con la Prefettura di Messina, guidata da Cosima Di Stani, è stato possibile trovare una soluzione alternativa: il trasferimento delle capre in un’azienda agricola siciliana, dove potranno essere gestite in maniera sostenibile e contribuire, possibilmente, a filiere produttive locali.
Questo approccio, che privilegia la salvaguardia della vita animale e la ricerca di soluzioni innovative, risponde a un’urgente necessità di conciliare la tutela dell’ambiente con il benessere delle comunità insulari.

L’operazione non si configura come un semplice intervento di controllo della fauna selvatica, ma come un’occasione per riflettere sulla complessità delle relazioni tra uomo, natura e territorio, e per promuovere pratiche di gestione sostenibile degli ecosistemi fragili come quelli delle isole Eolie, veri gioielli del patrimonio naturale italiano.

L’iniziativa si pone come un modello potenzialmente replicabile in altri contesti insulari che affrontano sfide simili, evidenziando l’importanza di un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, comunità locali e esperti del settore.

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