14 luglio 2024 – 20:13
Bill Viola, artista visionario che ha saputo trasformare il video in una forma d’arte senza confini, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico mondiale. La sua vita è stata segnata da un evento drammatico, quando a soli sei anni rischiò di annegare in un lago e scoprì un mondo sommerso fatto di pesci danzanti, fasci di luce e piante ondeggianti, tanto affascinante da non voler più tornare in superficie. Questa esperienza ha plasmato la sua sensibilità artistica e lo ha portato a esplorare il tema dell’acqua come elemento fondamentale nelle sue opere.Nato nel Queens da genitori italo-americani, Viola ha studiato presso l’università prima di intraprendere una collaborazione fruttuosa con il pianista e compositore David Tudor nel gruppo sperimentale Rainforest. È stato proprio durante questo periodo che ha iniziato ad avvicinarsi al medium del video, che sarebbe diventato il suo mezzo espressivo privilegiato per catturare l’essenza delle cose e delle emozioni.Le sue opere sono pervase da una lentezza contemplativa che invita lo spettatore a riflettere sulle profondità dell’animo umano. Attraverso video come “The Space Between the Teeth” o “The Reflecting Pool”, Viola ha saputo catturare attimi di intensità emotiva pura, fermando il tempo per rivelare la bellezza nascosta nella transizione tra immobilità e movimento.Ma è soprattutto con la serie dei “Martyrs” che Viola ha raggiunto vette artistiche straordinarie, mettendo alla prova i suoi protagonisti con elementi primordiali come aria, acqua, fuoco e terra per rappresentare la presenza totale dell’essere anche nelle condizioni più estreme.La spiritualità è stata un altro pilastro fondamentale della sua opera: influenzato dal buddismo zen, dal sufismo islamico e dal misticismo cristiano, Viola ha saputo trasporre queste dimensioni interiori nei suoi video con maestria e profondità.L’arte del passato è stata per lui una fonte inesauribile di ispirazione: dalla tradizione orientale a quella occidentale, Viola ha saputo dialogare con i grandi maestri del passato reinterpretandone i temi alla luce della contemporaneità. La sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1995 con le installazioni “Buried Secrets” è stata uno dei momenti culminanti della sua carriera artistica.Mostre prestigiose in Italia hanno celebrato il suo genio creativo: da “Icons of Light” a Roma nel 2022 fino alla mostra al palazzo Reale di Milano nel 2023. In particolare, la mostra a Palazzo Strozzi nel 2017 ha evidenziato il legame speciale tra Bill Viola e Firenze, città dove aveva lavorato negli anni ’70 come direttore tecnico di art/tapes/22.Il suo lascito artistico rimarrà vivo nell’immaginario collettivo come un ponte tra passato e presente, tra spiritualità ed espressione visiva. Bill Viola resterà per sempre un’icona della videoarte contemporanea, capace di toccare le corde più profonde dell’anima umana attraverso le immagini in movimento.