La ferita inferta a Vincenzo, giovane musicista originario di Molfetta, va ben oltre la frattura del naso e il trauma dentale.
È una ferita che ha colpito profondamente l’intera comunità, lasciando una cicatrice di paura e sgomento nel cuore del ragazzo e della sua famiglia.
Filomena Minervini, la madre di Vincenzo, descrive un figlio tormentato, preda di un terrore che lo confina tra le mura domestiche, precludendogli la libertà di movimento e la serenità che dovrebbe caratterizzare la sua giovinezza.
L’aggressione, ripresa e divulgata attraverso i canali digitali, ha assunto rapidamente una risonanza mediatica inaspettata, amplificando il senso di indignazione e la necessità di una risposta collettiva.
Il gesto, un atto di violenza gratuito e insensato, non si limita a danneggiare fisicamente Vincenzo, ma colpisce il tessuto sociale della città, mettendo in discussione i valori di rispetto, tolleranza e convivenza civile che dovrebbero animare ogni comunità.
La banda musicale, da sempre pilastro delle celebrazioni patronali dedicate alla Madonna dei Martiri, rappresenta un simbolo di unità, condivisione e gioia di vivere.
I suoi membri, attraverso la musica, veicolano un messaggio di armonia e bellezza, contribuendo ad arricchire il patrimonio culturale e immateriale della città.
L’aggressione a Vincenzo, quindi, non è solo un atto di violenza personale, ma un attacco alla stessa identità della comunità.
L’amministrazione comunale, esprimendo profonda vicinanza e solidarietà alla famiglia Minervini, ha sottolineato la gravità del gesto e l’importanza di condannarlo con fermezza.
La denuncia formale presentata da Vincenzo è un passo cruciale per garantire che la giustizia faccia il suo corso e che l’autore dell’aggressione risponda delle proprie azioni.
Il Comune, con un messaggio di speranza, ribadisce la convinzione che la musica e la coesione civile rappresentino le armi più efficaci per contrastare qualsiasi forma di sopraffazione e per ricostruire il senso di sicurezza e fiducia nella collettività.
È fondamentale che la comunità si stringa attorno a Vincenzo, offrendo sostegno morale e pratico, affinché possa superare il trauma subito e ritrovare la serenità perduta, riprendendo a suonare e a condividere la sua arte con tutti.
L’episodio deve servire da monito per promuovere una cultura del rispetto e della tolleranza, dove la musica e l’espressione artistica siano sempre considerate un patrimonio da proteggere e valorizzare.