La questione relativa alla potenziale disputa di Milan-Como a Perth, in Australia, ha generato un acceso dibattito nel panorama calcistico italiano, culminando in una riunione decisiva dell’UEFA.
Ezio Simonelli, presidente della Lega Nazionale Serie A, ha sottolineato con forza l’urgenza della situazione, definendo la richiesta non come una mera volontà, ma come un’esigenza imprescindibile per la gestione del calendario calcistico.
Il nodo cruciale risiede nella chiusura prolungata dello Stadio San Siro, un’assenza di venti giorni tra il 24 gennaio e il 14 febbraio che si configura come un ostacolo significativo.
Questa temporanea indisponibilità, unita a un calendario già congestionato, rende ardua l’individuazione di un’alternativa idonea nel territorio lombardo.
La ricerca di uno stadio con una capienza paragonabile a quella dello storico impianto milanese si è rivelata infruttuosa, limitando drasticamente le opzioni praticabili per la Lega.
La disponibilità dimostrata dalle autorità australiane, e in particolare dalla città di Perth, ha innescato la richiesta formale all’UEFA per una deroga eccezionale.
Questa non è una decisione che la Lega prende alla leggera, consapevole delle implicazioni logistiche, economiche e, soprattutto, simboliche che una partita di Serie A giocata in un continente diverso comporterebbe.
La scelta di Perth non è casuale: la città vanta una crescente comunità di tifosi italiani e una vibrante scena calcistica, offrendo una cornice ideale per un evento di tale portata.
Tuttavia, la decisione finale risiede nelle mani dell’UEFA, che dovrà valutare attentamente i benefici di una simile iniziativa rispetto alle possibili ripercussioni sull’integrità del campionato e sull’immagine del calcio europeo.
Simonelli ha espresso fiducia nel processo decisionale dell’organo di governo del calcio continentale, auspicando una soluzione che tenga conto delle esigenze impellenti della Lega e che possa contribuire a promuovere il calcio italiano a livello globale.
Al di là della singola partita, l’evento rappresenta un’opportunità di esplorare nuove frontiere per il calcio italiano, aprendo la strada a possibili collaborazioni internazionali e a una più ampia diffusione del marchio “Serie A”.
La riunione dell’UEFA è quindi un momento di cruciale importanza, destinato a definire il futuro di un’iniziativa che potrebbe ridefinire i confini del calcio moderno.