15 luglio 2024 – 16:46
La Cina, potenza economica globale, si trova ad affrontare una frenata nel suo sviluppo nel secondo trimestre dell’anno. Questo rallentamento è dovuto a diversi fattori, tra cui la persistente crisi del settore immobiliare, la debole domanda interna e il progressivo venir meno delle politiche di sostegno alla crescita messe in atto dal governo. Il Pil cinese ha registrato una crescita annua del 4,7%, un dato inferiore rispetto al +5,3% dei tre mesi precedenti e alle aspettative che si attestavano sul +5,1%.Secondo quanto riportato dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, su base congiunturale il Pil ha evidenziato un modesto aumento dello 0,7%, in netto calo rispetto all’1,6% registrato nel primo trimestre e all’1,1% previsto dagli esperti del settore. Questi dati confermano la complessa situazione economica che il gigante asiatico sta attraversando.Le conseguenze di questo rallentamento economico si riflettono su diversi settori chiave dell’economia cinese: l’industria manifatturiera subisce una contrazione della produzione, le esportazioni risentono della diminuzione della domanda estera e i consumi interni sono frenati dalla cautela dei cittadini nell’affrontare spese non strettamente necessarie.Il governo cinese si trova ora di fronte alla sfida di rilanciare la crescita economica senza incorrere in rischi eccessivi per la stabilità finanziaria del Paese. Le autorità stanno valutando nuove misure di stimolo economico e politiche volte a sostenere i settori più colpiti dalla crisi. Tuttavia, resta da vedere se tali interventi saranno sufficienti a invertire la tendenza al rallentamento dell’economia cinese e a rilanciare la sua crescita su basi solide e sostenibili nel lungo periodo.