Il dibattito in Assemblea Legislativa dell’Umbria ha visto contrapporsi la capogruppo di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace, insieme a Matteo Giambartolomei e Donatella Tesei (Lega), e la Presidente Stefania Proietti, in merito al futuro del servizio di elisoccorso e alla relazione con la Regione Toscana.
La discussione, animata da posizioni divergenti, ruota attorno alla necessità di garantire un’assistenza medica d’urgenza rapida ed efficace per tutti i cittadini umbri, soprattutto nelle aree marginali e di confine.
La preoccupazione sollevata da Pace e dai suoi colleghi riguarda il ritiro del precedente protocollo d’intesa con la Toscana e l’incertezza sul modello che la Regione intenda adottare per assicurare la continuità del servizio.
Il punto cruciale è la possibilità di procedure “a scavalco”, che consentirebbero interventi urgenti in situazioni critiche, superando le rigidità amministrative e geografiche.
Pace ha espresso forte apprensione per un’eventuale revisione radicale dell’organizzazione attuale, auspicando chiarimenti sugli indirizzi futuri e garanzie per la tutela dell’autonomia regionale e della priorità nell’erogazione del servizio.
L’accusa è quella di un potenziale depotenziamento di un servizio vitale, con conseguenze negative per l’intera comunità umbra.
La Presidente Proietti, dal canto suo, ha difeso la necessità di un approccio collaborativo con la Toscana, inserito in una più ampia visione di “Italia mediana”, e ha sottolineato come tale partnership possa portare benefici concreti per l’Umbria, in particolare per il servizio di elisoccorso.
Ha precisato che il protocollo non si prefigge di autorizzare interventi “a scavalco” in senso stretto, bensì di definire in modo più preciso e ottimizzato i rapporti di collaborazione, soprattutto in zone di confine, dove la tempestività è un fattore determinante.
L’obiettivo è migliorare l’efficacia del servizio, rendendolo più reattivo e accessibile in situazioni tempo-dipendenti.
La replica di Pace ha evidenziato un profondo dissenso, accusando la maggioranza di perseguire una linea politica potenzialmente lesiva di un diritto fondamentale acquisito con fatica dalla comunità umbra nella precedente legislatura.
La polemica è stata esplicitamente collegata a previsioni di esito negativo per la maggioranza nelle prossime elezioni regionali, suggerendo che la politica adottata potrebbe risultare penalizzante per l’elettorato.
Il cuore del disaccordo si concentra, quindi, sull’interpretazione della collaborazione regionale e sul significato di “autonomia” nel contesto dei servizi sanitari d’emergenza.
Mentre la Presidente Proietti sembra orientata a una cooperazione strategica, finalizzata a ottimizzare risorse e competenze, l’opposizione teme una perdita di controllo e una diminuzione della qualità del servizio per i cittadini umbri.
Il futuro del servizio di elisoccorso si configura, pertanto, come un banco di prova cruciale per l’amministrazione regionale e un fattore determinante per il consenso elettorale.