17 luglio 2024 – 07:45
Il patto stipulato nella mattina di martedì 16 luglio tra il prefetto di Torino Donato Cafagna e il neo presidente dell’Unione Industriali torinese, Marco Gay, si pone come obiettivo principale l’adesione al Protocollo di legalità del 2022 concordato tra il Viminale e il presidente di Confindustria. Le imprese che decidono di aderire all’Unione Industriali avranno la possibilità di richiedere in maniera volontaria una verifica sulla loro posizione e potranno estendere i controlli anche alle aziende con cui sono in contatto, a partire dai fornitori. Inoltre, l’associazione avrà accesso alla banca dati nazionale antimafia, offrendo così uno strumento fondamentale per evitare che le aziende si coinvolgano in contratti con soggetti a rischio di infiltrazioni mafiose.Questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti nella protezione del tessuto economico della città di Torino, considerando che dalle attività condotte dal Gruppo interforze antimafia emerge chiaramente che le infiltrazioni riguardano non solo gli appalti pubblici ma anche il settore privato. Negli ultimi due anni sono stati adottati oltre 80 provvedimenti antimafia nell’area metropolitana di Torino, principalmente legati alla presenza della ‘ndrangheta: 39 nel corso del 2022, 29 lo scorso anno e già 14 quest’anno. I Comuni più colpiti da questo fenomeno sono Settimo Torinese, Volpiano, Nichelino e Orbassano.Analizzando i settori maggiormente coinvolti dalle infiltrazioni criminali, emergono l’edilizia e le costruzioni con ben 24 provvedimenti adottati, seguiti dal settore dell’autotrasporto con 12 casi e dalle attività commerciali quali bar e ristoranti con 8 interventi. Infine, si registrano cinque provvedimenti relativi al settore delle autofficine. Questa collaborazione tra istituzioni e imprese si configura dunque come un importante strumento per contrastare efficacemente le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico locale.
