Critica di Erika Guichardaz sulla campagna pubblicitaria post-alluvione in Valle d’Aosta. La necessità di comunicazioni rispettose e trasparenti nelle emergenze ambientali.

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18 luglio 2024 – 10:50

La bellezza del Gran Paradiso è davvero mozzafiato, un luogo che incanta e stupisce ogni volta. Eppure, la consigliera regionale valdostana Erika Guichardaz (Progetto civico progressista) si mostra critica nei confronti dell’immagine scelta per la campagna pubblicitaria post-alluvione. La Regione ha comunicato che “la Valle d’Aosta ti accoglie sempre. Da sabato 27 luglio potrai tornare a Cogne, con la riapertura della strada che conduce ai piedi del Gran Paradiso”. Tuttavia, nella foto apparsa sui quotidiani nazionali, si vedono due persone passeggiare ai piedi del massiccio del Monte Bianco, ben lontano da Cogne.Erika Guichardaz esprime il suo dissenso scrivendo: “Forse sarebbe necessario ricevere qualche spiegazione da chi ha approvato questa campagna pubblicitaria. Dopo aver voluto ‘dare ali’ a Cogne e aver pensato di sfruttare un disastro per promuovere una funivia, ottenendo mille disdette anche in luoghi non toccati dagli eventi alluvionali, ecco anche questo.” La critica della consigliera mette in luce le discrasie tra l’immagine proiettata e la realtà dei fatti, sollevando dubbi sulle scelte comunicative adottate dalla Regione.Il contrasto tra la magnificenza del Gran Paradiso e le criticità sollevate da Guichardaz evidenzia l’importanza di una comunicazione accurata e rispettosa delle situazioni di emergenza. È fondamentale garantire trasparenza e coerenza nelle azioni promozionali per evitare fraintendimenti e confusioni nel pubblico. La valorizzazione dei territori deve avvenire nel pieno rispetto delle comunità locali e delle emergenze affrontate, senza strumentalizzazioni o tentativi di trarre vantaggio da situazioni delicate.In conclusione, il dibattito aperto da Erika Guichardaz invita alla riflessione sulla corretta gestione delle comunicazioni istituzionali in contesti di crisi ambientali. Solo attraverso un dialogo aperto e trasparente sarà possibile costruire strategie efficaci per promuovere i territori senza arrecare danno alle comunità coinvolte.

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