“La danza di Trajal Harrell: tra tradizione e innovazione, emozioni intense e catarsi profonda”

La Biennale di danza a Venezia si è aperta con una performance straordinaria e intensa intitolata “Sister or He Buried the Body”, che ha emozionato il pubblico presente. Trajal Harrell, rinomato coreografo americano, ha inaugurato la 18esima edizione del Festival di danza contemporanea ricevendo il Leone d’argento, riconoscimento ben meritato per la sua straordinaria creatività e sensibilità artistica.L’atmosfera intima e coinvolgente della sala d’armi dell’Arsenale ha accolto solo quaranta spettatori, seduti comodamente su cuscini o cubi, pronti ad immergersi nella performance di Harrell. I movimenti potenti e delicati eseguiti dallo stesso artista su una semplice stuoia di erba intrecciata hanno trasportato il pubblico in un viaggio emotivo profondo.La colonna sonora curata da Harrell, che includeva brani di artisti come Bobby McFerrin, Joni Mitchell e Sade, ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. La performance si è focalizzata sull’urgenza di comunicare emozioni complesse come la sofferenza e i “se” della vita, offrendo al pubblico venticinque minuti di pura intensità e catarsi.Harrell ha esplorato le radici della danza Butō attraverso lo studio del maestro Tatsumi Hijikata e della coreografa afroamericana Kathrine Dunham, offrendo uno spettacolo che mescola tradizione e innovazione in modo magistrale. Inoltre, con il suo prossimo lavoro “Tambourines”, ispirato al romanzo ‘La lettera scarlatta’ di Nathaniel Hawthorne, Harrell si propone di riscrivere la storia delle donne oppressate nel passato, offrendo uno sguardo critico sull’attualità.Il direttore artistico Wayne McGregor elogia l’unicità e la genialità di Trajal Harrel, definendolo un talento eccezionale nel panorama della danza contemporanea. Il Leone d’Argento conferitogli dalla Biennale è un ulteriore riconoscimento del suo straordinario contributo all’arte coreografica moderna.