La Liguria progetta una trasformazione radicale del suo sistema sanitario, abbandonando il modello ospedalocentrico per abbracciare un approccio più capillare e orientato al territorio.
L’obiettivo primario è garantire una presa in carico del paziente più vicina al luogo di residenza, con un focus sulla prevenzione, sulla gestione delle cronicità e sulla riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure.
Il fulcro di questa riforma, prevista per il completamento entro il prossimo anno, si articola attorno a due pilastri fondamentali: le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità.
Le 32 Case della Comunità rappresentano un punto di riferimento essenziale per la popolazione, offrendo servizi ambulatoriali specialistici, infermieristici, riabilitativi e sociali, con un’attenzione particolare alla medicina generale e alla promozione di stili di vita sani.
Si configurano come hub territoriali, integrando l’offerta sanitaria con quella sociale e collaborando attivamente con i medici di famiglia e le associazioni di volontariato.
Parallelamente, i 11 Ospedali di Comunità saranno dedicati alla gestione di pazienti con patologie a bassa e media complessità, nonché alla cura delle malattie croniche stabilizzate.
Questi presidi, caratterizzati da una dimensione più contenuta rispetto agli ospedali di riferimento, mirano a decongestionare i grandi ospedali, riducendo i tempi di attesa e migliorando la qualità dell’assistenza per i pazienti meno gravi.
In questo modo, si libera spazio e risorse per affrontare le emergenze e le patologie acute che richiedono interventi specialistici più complessi.
La riforma non si limita alla ristrutturazione dell’organizzazione territoriale, ma interviene anche sui processi interni al sistema sanitario.
L’introduzione di percorsi di tutela mirati è cruciale per affrontare il problema delle liste d’attesa, spesso causa di frustrazione per i cittadini e di iniquità nell’accesso alle cure.
L’adozione del fascicolo sanitario elettronico, elemento chiave per la digitalizzazione della sanità ligure, consentirà una condivisione sicura e immediata delle informazioni cliniche tra i diversi professionisti sanitari, migliorando la continuità assistenziale e la sicurezza del paziente.
L’implementazione del numero unico di guardia medica 116117 rappresenta un passo importante per semplificare l’accesso alle cure urgenti al di fuori dell’orario diurno e durante i fine settimana.
Il servizio di assistenza “Chiedi a Me”, attivo nei pronto soccorsi, mira a fornire un supporto immediato ai pazienti, orientandoli verso la prestazione più appropriata e riducendo i tempi di attesa.
In sintesi, la riforma della sanità ligure si propone di costruire un sistema più efficiente, equo e centrato sul paziente, in grado di rispondere alle sfide demografiche e sociali del futuro, rafforzando il ruolo del territorio e promuovendo la salute e il benessere di tutti i cittadini.
Il progetto, presentato dal Presidente Marco Bucci e dall’Assessore Massimo Nicolò, ambisce a segnare un punto di svolta nella storia della sanità ligure, aprendo la strada a un modello più sostenibile e resiliente.