La modifica della legge sul piano casa suscita dubbi e preoccupazioni tra i costruttori.

Date:

20 luglio 2024 – 11:01

La recente modifica della legge sul piano casa, che permette di superare le regole dei piani regolatori comunali e di aumentare la volumetria in caso di interventi su edifici esistenti, ha suscitato diverse reazioni. Dopo essere stata approvata dai Comuni alla fine di maggio, ad eccezione delle astensioni dei sindaci di Courmayeur, Roberto Rota, e Valtournenche, Elisa Cicco, la delibera è stata passata alla terza commissione del Consiglio regionale presieduta da Albert Chatrian, in attesa di diventare operativa.I dubbi sollevati da Rota e Cicco durante l’audizione davanti ai commissari consiglieri riguardano principalmente le limitazioni introdotte dalla norma. Le deroghe al piano regolatore sono consentite solo per gli edifici già esistenti e non per la riqualificazione delle aree esterne; le sopraelevazioni sono limitate a un solo piano anche se questo comporta una riduzione del bonus volumetrico disponibile; inoltre non è permessa la realizzazione o ricostruzione di volumi relativi a logge, terrazzi o corpi scala comuni.Le nuove disposizioni sembrano derivare da controversie emerse in seguito a progetti come il mini grattacielo al Breuil denominato The Stone con 9 piani e l’intervento di demolizione e ricostruzione della casa d’ingresso di via Sant’Anselmo da piazza Arco d’Augusto. Un’altra questione che desta preoccupazione tra i costruttori è l’obbligo per la Commissione edilizia comunale di esprimere un parere non vincolante sulla corretta integrazione architettonica ed edilizia dei progetti anche in presenza di pareri contrastanti con quelli della Sovrintendenza ai beni culturali.Questa riforma sembra aver complicato anziché semplificare le procedure autorizzative nel settore edilizio. L’aumento della densità abitativa a Breuil, Courmayeur e Aosta comporterà una maggiore richiesta di servizi comunali come acquedotti e fognature. La corsa alla costruzione potrebbe portare ad una sovraccarico infrastrutturale che dovrà essere gestito attentamente per garantire lo sviluppo sostenibile delle aree coinvolte.

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