sabato 13 Settembre 2025
19.1 C
Liguria

Marina e Guardia Costiera: Ritardo pagamenti, frustrazione e ingiustizia

Un’ombra di frustrazione e incertezza grava sul personale della Marina Militare e della Guardia Costiera, alimentata da un ritardo inaccettabile nel pagamento delle indennità di missione previste dal contratto triennale 2022-2024.

La situazione, denunciata con forza dalla sigla sindacale Sim Marina, rivela una profonda disfunzione nell’apparato amministrativo e solleva interrogativi sulla capacità dello Stato di garantire diritti acquisiti e rispetto per chi opera in prima linea, spesso in condizioni operative estreme.
L’accordo sindacale, datato 18 dicembre 2021, e il conseguente decreto di attuazione, pubblicato con notevole ritardo a maggio 2022, si traducono, a fine 2022, in un paradosso: un contratto divenuto legge *post factum*, ancora privo di piena applicazione.

Si tratta di un quadro desolante che contrasta con l’impegno quotidiano del personale, che continua a svolgere le proprie mansioni in mare e a terra, con dedizione e professionalità, mentre le loro famiglie si trovano ad affrontare le conseguenze economiche di un mancato pagamento.
Le difficoltà economiche, esacerbate da un contesto inflattivo persistente, rendono ancora più gravosa l’attesa.

Al cuore del problema risiede una complessa rete di responsabilità e procedure.
NoiPA, la piattaforma di gestione delle risorse umane del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si rivela un collo di bottiglia cruciale: la mancata predisposizione dei codici stipendiali necessari impedisce la liquidazione delle indennità.
Nonostante i ripetuti confronti e l’incontro svolto a giugno 2022, lo Stato Maggiore Marina non ha ancora emanato le disposizioni applicative interne, derivanti dalle circolari di Persomil, che darebbero il via libera al pagamento.
La beffa è completata dalla constatazione che lo stesso contratto, lo stesso Ministero, si traducono in due velocità di erogazione: le indennità saranno regolarmente pagate a ottobre ai Carabinieri, che godono di un sistema stipendiale autonomo.

Questa disparità non è semplicemente un problema di inefficienza burocratica; costituisce una chiara forma di discriminazione, un’ingiustizia che mina il morale e la fiducia nelle istituzioni.
Il sindacato Sim Marina, con un appello solenne, esorta il Ministero della Difesa a superare definitivamente le maglie di NoiPA, una piattaforma che si è più volte dimostrata inadeguata e inefficace, costringendo il personale a vivere in una situazione di precarietà e incertezza.
Si richiede una revisione radicale del sistema di gestione delle risorse umane, volta a garantire tempestività, trasparenza e equità nell’erogazione delle indennità e dei diritti del personale militare, riconoscendone il valore e il sacrificio per la sicurezza e la difesa del Paese.

La questione non è solo economica, ma di dignità e rispetto verso chi serve.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -