sabato 13 Settembre 2025
25.4 C
Comune di Bari

Bari, protesta alla Campionaria: solidarietà a Gaza e stop a Israele

Un’onda di protesta si è levata a Bari, incrociando il fervore della Campionaria, l’88esima edizione della Fiera del Levante, con un messaggio inequivocabile di solidarietà verso la popolazione palestinese e una richiesta pressante di revisione delle relazioni con lo Stato di Israele.
Il presidio, organizzato dal Comitato per la Pace, ha visto la partecipazione di circa cento persone, manifestando attraverso striscioni, bandiere palestinesi e un’atmosfera di profondo dissenso.
La presenza del Consolato israeliano a Bari è percepita da molti come un elemento di frizione, un simbolo tangibile di politiche considerate inaccettabili.
Bobo Aprile, tra gli ideatori dell’iniziativa, ha espresso con forza l’auspicio di un’azione più decisa da parte delle istituzioni locali, in linea con la decisione, precedentemente assunta, di interrompere i rapporti con lo Stato ebraico.
Il sentimento di sdegno non si limita alla chiusura del consolato, ma si estende a una preoccupazione più ampia riguardante la presenza, nella regione, di interessi economici e militari israeliani.
L’accusa è di una collaborazione, su scala industriale, che solleva interrogativi sulla sicurezza e l’autonomia della Puglia.

“La bandiera israeliana,” ha dichiarato Aprile con accesa retorica, “è intrisa di sofferenza, un vessillo che rappresenta un governo che ha perso la sua legittimità, perseverando in un’escalation di pressione e violenza nei confronti di Gaza e della Cisgiordania.
“La manifestazione si colloca in un contesto più ampio di crescente preoccupazione internazionale per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e per le continue tensioni nel conflitto israelo-palestinese.
L’evento a Bari riflette un’opposizione crescente alle politiche israeliane, alimentata da immagini di distruzione e sofferenza che raggiungono quotidianamente l’opinione pubblica globale.

La presenza, in rappresentanza del governo, del Ministro per la Protezione Civile e per le politiche del Mare, Nello Musumeci, assume così un significato complesso, segnalando una potenziale divaricazione tra le istanze popolari e le decisioni governative, e aprendo a un dibattito cruciale sul ruolo dell’Italia e della Puglia nella gestione di un conflitto che continua a destabilizzare il Medio Oriente.
La manifestazione si configura, quindi, non solo come una protesta locale, ma come un segnale di disagio e di richiesta di cambiamento a livello nazionale e internazionale.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -