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Martina Carbonaro, perizia rivela la brutalità del decesso.

La tragica scomparsa di Martina Carbonaro, la giovane di 14 anni strappata alla vita ad Afragola il 26 maggio, continua a generare dolore e interrogativi.

La relazione autoptica, elaborata dalla perizia medico-legale Raffaella Salvarezza su incarico della Procura di Napoli Nord, getta luce sulle dinamiche e sulla brutalità del decesso, confermando elementi già emersi dagli interrogatori dell’indagato, Alessio Tucci.
L’esame autoptico ha rivelato che la morte di Martina è sopraggiunta in un arco temporale ristretto, circa un’ora dopo i colpi inferti.
La causa primaria del decesso è riconducibile a lesioni gravissime, riconducibili a un trauma cranico contusivo.
L’analisi forense ha identificato quattro impatti distinti, con traiettorie e localizzazioni specifiche: due colpi hanno colpito la regione nucale, lateralmente, con una forza tale da provocare fratture e lesioni cerebrali significative; un terzo impatto ha centrato la fronte, generando ulteriori danni strutturali; infine, un quarto colpo ha interessato la parete temporale del cranio.
La natura e la distribuzione degli impatti suggeriscono un’azione violenta e mirata.
L’utilizzo di un oggetto contundente, presumibilmente una pietra, è stato confermato dall’analisi delle lesioni e dalla conformazione degli stessi.

La perizia, pertanto, fornisce un riscontro oggettivo alle dichiarazioni rese da Alessio Tucci, sia durante l’interrogatorio condotto dal pubblico ministero, sia in sede di udienza di convalida dinanzi al giudice per le indagini preliminari.
In entrambe le occasioni, Tucci aveva riferito di aver colpito la vittima un numero di volte compreso tra tre e quattro, una coerenza narrativa che, seppur dolorosa, trova una corrispondenza con i risultati scientifici.
La relazione medico-legale, pertanto, non solo delinea le cause e i meccanismi del decesso, ma si pone anche come elemento cruciale nell’ambito dell’indagine in corso, fornendo una base solida per la ricostruzione della dinamica degli eventi e la valutazione delle responsabilità.

La precisione della perizia, che si basa su metodologie scientifiche rigorose, contribuisce a rafforzare la credibilità delle testimonianze e ad illuminare un quadro drammatico, auspicando che la ricerca della verità e della giustizia possa portare a una conclusione che offra, almeno in parte, conforto ai familiari della giovane Martina.

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