Crisi nel padiglione B: operatori penitenziari sotto attacco

Date:

24 luglio 2024 – 08:45

Alessandro Lama, quarantenne, opera dal 2011 all’interno del padiglione B, un teatro recentemente flagellato da disordini e tensioni. Durante una violenta protesta dei detenuti a metà luglio, che ha portato all’incendio della barberia della struttura, Lama è rimasto vittima di un’intossicazione che lo ha costretto a trascorrere un’intera notte legato all’ossigeno. Ogni giorno è una battaglia per lui, come conferma il suo collega Riccardo Pace, trentaquattrenne. I detenuti cercano di imporre la propria volontà senza rispettare regole o limiti, creando un clima che ricorda più un villaggio turistico che una struttura penitenziaria. Una situazione tragica resa ancora più critica dalla carenza di personale nel corso degli anni: se in passato cinque operatori gestivano 150 detenuti su un piano, ora spesso ci si trova a lavorare in due o addirittura da soli.Le aggressioni sono purtroppo all’ordine del giorno: l’ultimo episodio ha visto un detenuto colpire violentemente Pace con pugni allo stomaco e testate in bocca solo perché gli era stato impedito di accedere a un piano non di sua competenza. Anche Alessio Minieri, trentatreenne, racconta di scontri fisici subiti regolarmente, insieme a spintonamenti e avvelenamenti. Nonostante le difficoltà quotidiane e le lunghe ore lavorative – dalle 7 del mattino fino alle 21 – nessuno sembra comprendere i problemi affrontati dagli operatori penitenziari: il mondo carcerario sembra essere ignorato da tutti.Indossare la divisa non dovrebbe significare essere considerati carne da macello: la dignità di chi svolge questo delicato lavoro viene spesso calpestata. Gerardo Romano, vicesegretario nazionale del sindacato Osapp, denuncia che solo a Torino sono state registrate 34 aggressioni e 37 agenti feriti dall’inizio dell’anno. Secondo lui, sarebbe necessario rivedere radicalmente il concetto stesso di carcere e l’approccio politico nei confronti di questa realtà così complessa e difficile da gestire.

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