Nel corso del 2023, si stima che ben 733 milioni di individui siano stati colpiti da fame a livello globale, una cifra che equivale a una persona su undici sulla Terra e addirittura a una persona su cinque solamente in Africa. Questi allarmanti dati emergono dall’ultima edizione del rapporto intitolato “Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” (Sofi), reso pubblico oggi da cinque agenzie specializzate delle Nazioni Unite.Per il terzo anno consecutivo, il numero di coloro che patiscono la fame non mostra segni di diminuzione. Il rapporto annuale, presentato in occasione dell’incontro ministeriale della task force dell’Alleanza globale contro la fame e la povertà del G20 in Brasile, mette in guardia sul grave ritardo mondiale nel raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile n. 2, ovvero Fame Zero entro il 2030. Ancora più preoccupante è il fatto che il mondo sembra aver fatto un passo indietro di ben 15 anni, riportandoci ai livelli di denutrizione registrati nel periodo 2008-2009.La situazione attuale richiede un’immediata presa d’atto da parte delle istituzioni internazionali e degli Stati membri affinché vengano adottate misure concrete per contrastare questa emergenza alimentare. È fondamentale agire con determinazione per garantire a tutti l’accesso a cibo sufficiente e nutriente, ponendo fine alla piaga della fame che continua a flagellare vaste fasce della popolazione mondiale. Solo attraverso uno sforzo congiunto e coordinato sarà possibile invertire questa tendenza negativa e costruire un futuro in cui nessuno debba più soffrire per mancanza di cibo.
“Emergenza fame nel mondo: 733 milioni di individui colpiti nel 2023”
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