24 luglio 2024 – 12:45
Francesco ha trionfato sul suo avversario con pieni voti e, in un istante, si ritrova sulle tribune del campo sportivo di Pinzolo. Il giovane amante del calcio adora la squadra granata e non si scoraggia per l’addio di Buongiorno, perché a certe condizioni diventa impossibile restare legati al passato. Essere tifosi del Toro va oltre la conquista di coppe o scudetti: è una questione di orgoglio, come sottolinea il centrocampista dei Pulcini del Toro mentre le urla di mister Vanoli inghiottono chi commette errori sotto porta.All’allenamento del Toro al Filadelfia, davanti a 3500 tifosi, si manifestano sentimenti contrastanti: contestazioni nei confronti di Cairo ma applausi calorosi per Vanoli. Francesco Manassero, supportato da papà Stefano e mamma Anna mentre la signora Alvino resta a Torino, si trova ad un bivio determinante quando finisce la pagella con lode in campo. La proposta di un regalo legato alla squadra scatena entusiasmo in Francesco che preferisce sempre il pallone tra i giochi elettronici e altre opzioni.A Pinzolo, il pallone scorre veloce come dovrebbe fare nella mente del tecnico Vanoli che cerca la felicità sul campo. Seduto sulle poltroncine o in piedi dietro la porta di Milinkovic-Savic, Francesco ammira da vicino il gioco che tanto ama. Le famiglie e gli appassionati presenti rendono l’atmosfera ancora più coinvolgente e il tifo granata riecheggia con forza negli applausi.Una pagella impeccabile vale più di una scalata in montagna per il centrocampista dei Pulcini granata che brilla per la sua curiosità. Nonostante il Camp della Juve sia nelle vicinanze con i suoi colori bianconeri ovunque, Francesco non esita a dichiarare il suo amore per il Toro senza timori. Anche se ha visitato lo stadio Santiago Bernabeu lo scorso gennaio insieme al papà Stefano, per lui nulla batte l’emozione di sostenere la sua squadra del cuore: il Toro è sempre nel suo animo.
