27 luglio 2024 – 08:01
Candido Joly, un allevatore di Arnad, in Valle d’Aosta, si distingue per la sua passione e dedizione verso gli yak, animali tibetani che hanno conquistato il suo cuore. La scelta di Joly di introdurre questi maestosi animali nella sua terra natale è motivata dalla loro capacità di adattarsi alle condizioni estreme delle altitudini, proprio come fanno i pastori tibetani da secoli. I yak non solo contribuiscono a mantenere puliti i luoghi abbandonati, ma sono anche esseri autonomi e versatili che si nutrono di qualsiasi cosa trovino sulla loro strada.Inspirato dall’esempio di Reinhold Messner, famoso alpinista che ha introdotto alcune specie di yak in Alto Adige, Joly ha deciso di seguire le sue orme e avviare la sua avventura con questi affascinanti animali. Proprietario di un alpeggio situato a 1.500 metri sopra Challand-St-Victor nella valle d’Ayas, Joly ha trasformato un’area semiabbandonata in un rifugio accogliente per gli yak durante i mesi estivi. Attraverso la ristrutturazione di tre case in rovina e la cura degli animali, Joly ha reso questo luogo il suo rifugio personale e il centro della sua attività agricola.L’amore per la propria terra e per gli animali guida le azioni di Candido Joly, che vede negli yak non solo una risorsa economica ma anche dei compagni fedeli e preziosi custodi dell’ambiente circostante. Grazie alla sua determinazione e passione, Joly ha creato un legame profondo con questi magnifici animali tibetani e ha trasformato un angolo remoto della Valle d’Aosta in un’oasi di vita e tradizione montanara.
