Un lutto profondo ha colpito la comunità religiosa internazionale e italiana, con la perdita prematura di quattro Carmelitane missionarie di Santa Teresina del Bambino Gesù in un tragico incidente avvenuto in Tanzania.
La notizia, comunicata dalla diocesi di Porto Santa Rufina, getta un’ombra di dolore su un evento che avrebbe dovuto concludersi con un ritorno gioioso in patria.
La perdita più significativa è quella di suor Lilian Gladson Kapongo, figura di spicco all’interno dell’ordine, in qualità di superiora generale.
Accanto a lei, la consigliera e segretaria generale, suor Maria Nerina De Simone, di origine italiana, ha perso la vita, contribuendo a legare profondamente la tragedia al contesto nazionale.
Completano il doloroso elenco suor Damaris Matheka, consigliera provinciale per l’Africa orientale, e suor Stellamaris Muthini, entrambe dedite al servizio missionario nel continente africano.
L’autista del veicolo, identificato come Bonifasi, ha perso tragicamente la vita, testimoniando la brutalità dell’evento.
Le Carmelitane, impegnate in un periodo di missione in Tanzania, stavano intraprendendo il viaggio di ritorno verso la loro sede di Santa Marinella, nei pressi di Roma, quando il loro mezzo è stato coinvolto in un impatto con un veicolo pesante.
Le circostanze esatte dell’incidente sono attualmente al vaglio delle autorità competenti, ma la gravità delle conseguenze è innegabile.
Un raggio di speranza, seppur fragile, si intravede nella condizione di suor Paulina Crisante Mipata, attualmente ricoverata in ospedale in gravi condizioni.
La preghiera si eleva per la sua guarigione e per il conforto delle famiglie colpite da questo evento devastante.
Questo tragico episodio solleva interrogativi profondi sulla sicurezza delle strade in Tanzania e sulla vulnerabilità di chi, come le missionarie, si dedica al servizio degli altri, spesso operando in contesti difficili e rischiosi.
La perdita di queste suore rappresenta una grave ferita per l’ordine carmelitano e per la Chiesa, ma anche un monito per tutti noi a riflettere sull’importanza della solidarietà, della prudenza e della protezione di coloro che si dedicano al bene comune.
Il ricordo del loro spirito missionario e del loro impegno per i più bisognosi rimarrà un’eredità preziosa, un esempio luminoso da seguire.