Il declino e la rinascita di Graziano Cimadom, l’imprenditore di Ivrea.

Date:

28 luglio 2024 – 15:45

Graziano Cimadom, imprenditore di 73 anni, esce dal tribunale di Ivrea con un sorriso che nasconde una profonda rabbia per il fallimento del suo sogno imprenditoriale. Dopo essere stato assolto dal giudice Andrea Cavoti, Cimadom riflette sul passato glorioso della sua azienda Manitalidea Spa, fondata nel 1993 e situata nelle ex fonderie Olivetti ad Ivrea. Con oltre sei mila dipendenti e milioni di euro di fatturato negli anni d’oro, l’azienda era un punto di riferimento nel settore del facility management in Italia.Tuttavia, l’impero di Cimadom è crollato a causa delle accuse della procura di Ivrea riguardanti reati tributari. L’accusa principale era quella di aver presentato crediti d’imposta inesistenti per l’attività di Ricerca e Sviluppo per un valore di circa 3 milioni di euro tra il 2018 e il 2019. Inoltre, è stato contestato l’utilizzo non regolare del bonus Renzi destinato ai dipendenti per un importo significativo.Nonostante i piani ambiziosi dell’imprenditore per innovare digitalmente l’azienda e trasformare il castello medievale di Parella in un laboratorio tecnologico sostenibile chiamato Vistaterra, il declino ha avuto inizio con una pesante multa inflitta dall’Antitrust per pratiche anti-concorrenziali nel settore delle pulizie negli uffici pubblici.Dopo sequestri di beni nel 2020 e anni di battaglie legali, la sentenza di assoluzione rappresenta un momento cruciale per Cimadom. Nonostante la chiusura dell’azienda e la liquidazione dell’impero che aveva creato con tanto impegno, l’imprenditore guarda al futuro con determinazione: “Guardo avanti”, dichiara al suo avvocato Vittorio Maria Rossini fuori dal tribunale, “ma la strada sarà diversa da ora in poi”.

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