mercoledì 24 Settembre 2025
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Nuovo anno scolastico in Calabria: sfide e novità

L’anno scolastico 2025/26 ha ufficialmente preso il via in gran parte della regione Calabria, con una partenza differita a Reggio Calabria, legata alle celebrazioni in onore della Madonna della Consolazione.
Oltre 250.000 alunni, distribuiti tra le cinque province – Cosenza (89.000), Reggio Calabria (73.000), Catanzaro (46.000), Crotone (24.000) e Vibo Valentia (21.000) – inaugurano un percorso scolastico segnato da cambiamenti significativi e nuove sfide.
L’atmosfera, al suono della campanella, si percepiva carica di emozioni contrastanti: l’eccitazione per un nuovo inizio si mescola all’apprensione di chi affronta l’ultimo anno del percorso secondario, ma anche la gioia del ritrovarsi dopo le vacanze estive.

Un sentimento di profonda riflessione pervade molti studenti, consapevoli del peso delle responsabilità che li attendono.
Un elemento centrale di questo nuovo anno scolastico è la revisione dell’esame di Stato, progettata per valutare in modo più rigoroso le competenze acquisite durante il percorso di studi.
Tale revisione si inserisce in un contesto più ampio di innovazioni didattiche volte a preparare gli studenti ad affrontare le complessità del futuro.

Un cambiamento radicale riguarda l’utilizzo degli smartphone durante le lezioni: un divieto a pieno regime, motivato dalla necessità di favorire la concentrazione e contrastare potenziali utilizzi impropri.
Le istituzioni scolastiche hanno adeguato i regolamenti interni e i patti di corresponsabilità, impegnandosi a garantire il rispetto della nuova norma attraverso controlli mirati.

Il dibattito tra studenti è animato: sebbene molti riconoscano i benefici in termini di concentrazione, altri esprimono preoccupazioni legate alla difficoltà di comunicare con i genitori in situazioni di emergenza, evidenziando la pervasività degli strumenti digitali nella vita quotidiana.

Un docente sottolinea come la disciplina, seppur imposta, favorisca un approccio più consapevole all’utilizzo della tecnologia.
Le scuole, nell’esercizio della loro autonomia, hanno declinato la regola in modi diversi, optando spesso per la deposizione degli smartphone e smartwatch in zaino per l’intera durata della lezione, con conseguenti sanzioni disciplinari per chi contravviene.

L’autorizzazione all’utilizzo dei dispositivi è consentita solo per specifiche discipline, previa indicazione nel registro elettronico, riflettendo un tentativo di conciliare l’innovazione didattica con la necessità di mantenere un ambiente di apprendimento concentrato.

Un’ulteriore novità, introdotta recentemente e inizialmente inattesa dagli studenti, è l’introduzione del voto in condotta, un indicatore del comportamento e dell’impegno scolastico.
Chi ottiene una valutazione inferiore a 6/10 dovrà affrontare un compito di cittadinanza per accedere alla classe successiva, mentre chi ottiene una valutazione inferiore non potrà essere promosso.

Questa misura, sebbene controversa, è vista da alcuni come un modo per incentivare la disciplina e l’impegno scolastico, preparare gli studenti a gestire responsabilità e a comprendere l’importanza del rispetto delle regole.
Nei prossimi giorni, proseguiranno le verifiche su organici, trasporti e servizi scolastici, con particolare attenzione ai plessi dei capoluoghi e nelle aree interne, al fine di garantire il corretto avvio dell’anno scolastico.

L’auspicio è che queste iniziative contribuiscano a creare un ambiente di apprendimento stimolante e inclusivo, capace di preparare gli studenti ad affrontare le sfide del futuro con competenza e consapevolezza.

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