L’Umbria si proietta con rinnovata ambizione verso l’orizzonte del 2027, forte della candidatura congiunta di Foligno e Spoleto alla prestigiosa designazione di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea.
Un traguardo che, come sottolineato dal Vicepresidente della Regione con delega alla Cultura, Tommaso Bori, non rappresenta solo un riconoscimento, ma un’opportunità strategica per un’accelerazione della crescita culturale e turistica del territorio.
La candidatura, sostenuta con forza dalla Regione, si radica in un’eredità artistica di profonda risonanza, una storia sedimentata in settant’anni di fervore creativo e sperimentazione.
Foligno e Spoleto, lungi dall’essere semplici città umbre, si sono configurate come veri e propri focolai di innovazione artistica, accogliendo e nutrendo movimenti e artisti che hanno segnato la storia dell’arte contemporanea italiana.
Il ricordo del “Premio Spoleto”, con le sue edizioni pionieristiche, evoca un’epoca di audaci sperimentazioni e di dialogo tra diverse discipline artistiche.
L’impatto della mostra “Sculture nella Città” del 1962, che vide Spoleto trasformarsi in un museo a cielo aperto grazie a capolavori di Alexander Calder e Lucio Fontana, è un’eredità tangibile e duratura, un esempio lampante della capacità di Spoleto di dialogare con l’arte internazionale.
Parallelamente, Foligno ha coltivato un suo percorso distintivo, plasmato dall’impronta visionaria di Dino Gavina, che ha saputo creare un ecosistema favorevole all’innovazione nel design e nell’arte.
La mostra “Lo spazio dell’immagine” del 1967, con la sua programmazione coraggiosa e la sua attenzione alle nuove tendenze artistiche, ha contribuito a consolidare la reputazione di Foligno come centro di eccellenza culturale.
Oggi, istituzioni come Palazzo Collicola a Spoleto e il Ciac a Foligno incarnano la continuità di questo impegno, fungendo da laboratori di produzione, ricerca e divulgazione dell’arte contemporanea.
Monumenti artistici come il Teodelapio di Calder e la Calamita Cosmica di De Dominicis, incastonati nel tessuto urbano, testimoniano il legame profondo tra il territorio e la creatività internazionale.
L’ambizione della Regione Umbria è di elevare ulteriormente questo posizionamento, sviluppando un polo d’eccellenza che non si limiti alla valorizzazione del patrimonio artistico locale, ma che si proietti a livello nazionale e internazionale, promuovendo l’Umbria come destinazione culturale di primaria importanza e catalizzatore di nuove idee e tendenze nell’arte contemporanea.
La sfida è quella di costruire un futuro in cui l’arte sia motore di sviluppo economico, sociale e culturale per l’intera regione.