30 luglio 2024 – 14:45
Questa mattina, su Il Giornale, è apparso un articolo che ha destato incredulità in noi del Cdr de La Stampa. Prendendo spunto dall’ultimo report sulla libertà di stampa del Media Freedom Rapid Response, un giornalista del suddetto quotidiano ha deciso di attaccare pubblicamente il nostro collega Ilario Lombardo inserendolo in una lista di proscrizione denunciata come tale fin dal titolo: “I giornalisti antiMeloni dietro il report europeo”. Quest’operazione è vergognosa e distorta. L’idea sottintesa, ricavata attraverso allusioni e non detti, è che il quadro emerso dal rapporto dipenda da alcuni giornalisti, sei dei quali sono stati citati, con particolare enfasi sul nostro Ilario, colpevole secondo Il Giornale di aver avuto alcuni contrasti con la premier durante conferenze e punti stampa. Ma perché questo attacco? E perché proprio Ilario? Iniziamo col dire che Il Giornale è il quotidiano della famiglia Angelucci, direttamente coinvolta nel report che individua tre criticità rispetto alla libertà di stampa in Italia: il caso Rai, le querele temerarie e l’Agi, l’agenzia oggetto di trattativa da parte proprio degli Angelucci, editore e parlamentare della maggioranza. Ilario è il giornalista che per noi ha seguito tutta questa vicenda. Inoltre, il giornalista de Il Giornale menziona sei colleghi contro una lista di 36 stakeholders presenti nel report, tra cui attori istituzionali ed esponenti della società civile. Tra gli stakeholders erano invitati anche giornalisti vicini al centrodestra e membri della maggioranza che però hanno rifiutato di partecipare al report. L’accusa di faziosità successiva è quanto meno sfacciata. Infine, l’articolo è uscito nella stessa notte in cui la premier Giorgia Meloni ha criticato un altro report della Commissione europea dalla Cina riguardante la libertà di stampa in Italia utilizzando argomentazioni simili a quelle presentate nell’articolo de Il Giornale: anche il report della Commissione sarebbe influenzato da giornalisti ostili al governo. Se l’intento de Il Giornale era quello di confermare i risultati del report del Media Freedom Rapid Response e dimostrare che la libertà di stampa in Italia presenta delle lacune, possiamo affermare che ci sia riuscito pienamente. Esprimiamo la nostra solidarietà a Ilario e agli altri giornalisti citati invitando gli organi competenti della nostra categoria a valutare l’operato del giornalista de Il Giornale con correttezza.