Un’esperienza di bellezza che trascende il concetto di semplice make-up, un vero e proprio dialogo tra arte, tecnica e identità, si è recentemente manifestata all’interno di Palazzo Giureconsulti, nell’ambito della Milano Beauty Week.
L’iniziativa, seppur effimera, ha offerto al pubblico un’occasione unica: essere trasformati dagli allievi e dai docenti dell’Accademia Teatro alla Scala, esperti nel rendere visibile l’anima dei personaggi teatrali attraverso il trucco.
Lungi dall’essere una mera applicazione di colori, il trucco teatrale è un linguaggio complesso, un mestiere che richiede una profonda comprensione della recitazione, della luce e della prospettiva.
Tiziana Libardo, responsabile del trucco e parrucco del Teatro alla Scala, spiega come il percorso formativo dell’Accademia non si limiti alla ricostruzione di look iconici come quelli di Madama Butterfly o Turandot, ma si concentri anche sullo studio del trucco “beauty”, essenziale per le riprese ad alta definizione o per la creazione di personaggi naturali, come la Violetta della Traviata.
La peculiarità di questo approccio risiede nella sua capacità di adattarsi ai diversi contesti e necessità.
Il trucco per il palcoscenico, pensato per essere visibile da una platea distanziata, assume caratteristiche differenti quando si tratta di riprese video, dove la telecamera rivela ogni dettaglio, richiedendo una maggiore delicatezza e leggerezza nell’applicazione.
“In teatro dal palcoscenico al pubblico la distanza è notevole, mentre con la ripresa tutto è molto ravvicinato,” sottolinea Libardo, evidenziando come la percezione del trucco vari drasticamente a seconda del punto di vista.
Questa capacità di modulazione del trucco riflette una profonda consapevolezza dell’interazione tra arte e tecnologia.
Il make-up, in questo contesto, non è solo un ornamento, ma uno strumento narrativo, un mezzo per enfatizzare l’espressività del personaggio e comunicare emozioni al pubblico, sia esso presente in sala o di fronte a uno schermo.
L’esperienza offerta all’interno di Palazzo Giureconsulti ha permesso ai visitatori di entrare in contatto con questo universo affascinante, scoprendo come il trucco possa trasformare non solo l’aspetto esteriore, ma anche la percezione di sé, svelando nuove sfaccettature della propria identità attraverso il filtro dell’arte teatrale.
La breve durata dell’evento lascia presagire una crescente domanda di approfondimento e specializzazione in questo settore, che fonde creatività, tecnica e innovazione tecnologica.