Saras ha chiuso il primo semestre dell’anno con risultati positivi, registrando un aumento del 9% nei ricavi che hanno raggiunto i 5,9 miliardi di euro. Questo incremento è stato attribuito sia all’aumento dei volumi di produzione che alle condizioni di mercato in evoluzione. Le lavorazioni di raffineria sono aumentate da 44,4 a 47,3 milioni di barili e la produzione di energia elettrica non rinnovabile è cresciuta da 1.608 a 2.104 GWh.L’incremento dei prezzi dei principali prodotti petroliferi ha compensato il calo nel prezzo dell’energia elettrica venduta. Il prezzo medio del gasolio è salito da 772 a 793 dollari a tonnellata, mentre quello della benzina è passato da 832 a 849 dollari. Al contrario, il prezzo dell’energia elettrica è sceso da 136 a 93 euro al MWh.Il margine operativo lordo è diminuito del 2%, arrivando a 275,2 milioni di euro, mentre il margine operativo comparabile ha registrato un calo dell’8%, scendendo a 288,5 milioni di euro. Il risultato netto ha subito una riduzione dell’11%, attestandosi a 108,7 milioni di euro, mentre quello comparabile è sceso del 9%, arrivando a 126,6 milioni di euro.Il presidente Massimo Moratti ha commentato che nonostante i solidi risultati ottenuti nel primo semestre grazie ad un contesto favorevole e margini superiori alla media storica per i principali prodotti, si prevede una seconda metà dell’anno più cauta. Le prospettive indicano un calo nei margini di raffinazione a causa delle sfide macroeconomiche globali e della concorrenza internazionale.Nonostante queste previsioni prudenti, Moratti sottolinea che la qualità del sito industriale di Sarroch (Cagliari) e le iniziative per il miglioramento continuo permettono alla società di confermare le indicazioni sulla marginalità e sulla posizione finanziaria netta precedentemente comunicate.
Saras registra un aumento del 9% nei ricavi nel primo semestre: prospettive caute per la seconda metà dell’anno.
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