La Memoria Intrecciata: Susanna Colussi e il Romanzo delle OriginiSusanna Colussi incarna una figura silente ma imprescindibile nel complesso mosaico della letteratura italiana del Novecento.
Il suo legame con Pier Paolo Pasolini trascende la semplice relazione madre-figlio, configurandosi come un’intima simbiosi affettiva, un rifugio emotivo cruciale per l’intellettuale.
La “Supplica a mia madre,” uno dei componimenti più struggenti di Pasolini, ne è testimonianza eloquente: un’implorazione disperata per la sopravvivenza della figura materna, unica presunta depositaria di una comprensione profonda dell’io tormentato.
Più che una madre, Susanna rappresentava per Pasolini un porto sicuro, un ancoraggio identitario, e un ponte verso le radici friulane, imprescindibili per la sua formazione intellettuale e artistica.
La pubblicazione postuma del “Romanzo di famiglia”, frutto di ventuno quaderni meticolosamente annotati e curati dalla nipote Graziella Chiarcossi, offre una prospettiva inedita su questa relazione, ma soprattutto, ricostruisce un affresco vivido e commovente della famiglia Colussi, dalle vicissitudini dell’epoca napoleonica fino ai primi vagiti del Novecento.
Il libro, pubblicato da Ponte alle Grazie, editore sensibile alla qualità letteraria e alla narrazione di storie che illuminano l’umanità, non si limita a una cronaca genealogica.
Esso si intreccia con la storia d’Italia, raccontando le dinamiche migratorie che hanno segnato profondamente il paese, le speranze e le sofferenze di chi abbandonava la propria terra spinto dalla fame o da ideali illusori.
L’opera si distingue per la sua narrazione vibrante, intrisa di dettagli sensoriali e di ritratti di personaggi indimenticabili.
Sono figure di uomini e donne umili, forgiati dalla fatica e dalla dignità, che incarnano l’essenza di un popolo resiliente.
Un aspetto particolarmente suggestivo è l’emergere di una catena di testimonianze femminili.
Se i capitoli prendono il nome da figure maschili della famiglia, sono le donne a custodire e tramandare la memoria, tessendo un racconto corale che si arricchisce di voci e prospettive diverse.
Questo aspetto si riflette anche nell’eco delle storie narrate dalla nonna alla giovane Susanna, echi che risuonano in alcune poesie di Pasolini, riportate in appendice, un affascinante dialogo intergenerazionale.
Susanna Colussi, maestra elementare prima del matrimonio con Carlo Alberto Pasolini, possedeva una prosa chiara e accessibile, capace di evocare un mondo antico e in trasformazione.
Il “Romanzo di famiglia” non è solo una riscoperta letteraria, ma un’immersione in un universo di valori, tradizioni e speranze, un’occasione per riflettere sulla forza del legame familiare e sulla resilienza di un popolo che ha saputo reinventarsi attraverso le generazioni, preservando la memoria delle proprie origini.