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venerdì 14 Novembre 2025

Riqualificare aree urbane: Potenza rinnova il suo volto con l’università.

La trasformazione di aree urbane in stato di abbandono e l’integrazione sinergica tra istituzioni accademiche e tessuto cittadino rappresentano imperativi strategici per la Basilicata.
Un intervento mirato, con una visione a lungo termine, potrebbe ridefinire il volto di Potenza e potenziare il ruolo dell’Università degli Studi della Basilicata, attualmente limitato da una frammentazione spaziale e da una percepita distanza dal contesto urbano.

Il progetto pilota, situato nell’area compresa tra l’ospedale San Carlo e il polo universitario di Macchia Romana, si configura come un’occasione unica per riqualificare un’area marginale, trasformandola in un fulcro di aggregazione sociale e intellettuale.
L’idea di realizzare un parcheggio interrato, finanziato con un investimento iniziale di 100.000 euro per la progettazione, non è fine a sé stessa, ma il presupposto per la creazione di uno spazio pubblico di nuova concezione.
La superficie sovrastante, liberata dal peso del traffico veicolare, dovrebbe evolvere in una piazza polifunzionale, arricchita da edifici di piccola scala, armoniosamente integrati nel paesaggio urbano.

Questi edifici, destinati a residenze e attività commerciali, dovrebbero in particolare favorire la presenza di servizi direttamente collegati all’attività universitaria: biblioteche specialistiche, librerie dedicate alla ricerca scientifica, centri di aggregazione per lo studio e il confronto, ma anche punti di ristoro che possano rappresentare un luogo di socializzazione per studenti, docenti e cittadini.
Questa commistione di funzioni mirerebbe a creare un ecosistema urbano dinamico e vivibile, che vada oltre la semplice dimensione accademica.

L’istituzione di una Facoltà di Medicina Veterinaria, in stretto collegamento con i dipartimenti di Medicina e Agraria, si inserisce in un quadro più ampio di sviluppo strategico.
Non si tratta solo di rispondere a un bisogno formativo concreto, ma di creare nuove opportunità occupazionali per i giovani lucani e di posizionare l’università come motore di innovazione nel settore agroalimentare e della salute animale.
L’integrazione tra queste discipline favorirebbe la ricerca interdisciplinare e la creazione di competenze specialistiche, rafforzando il legame tra l’ateneo e il territorio.

L’obiettivo ultimo è quello di superare la percezione di un polo scientifico isolato e di costruire una vera e propria città universitaria, un luogo di incontro e di scambio culturale che contribuisca alla crescita economica e sociale della regione.

Per raggiungere questo traguardo, è fondamentale promuovere una stretta collaborazione tra l’università, la Regione, il Comune e gli attori locali, coinvolgendo attivamente la comunità nel processo di progettazione e di realizzazione degli interventi.
Un approccio partecipativo e inclusivo è essenziale per garantire la sostenibilità e il successo del progetto, creando un patrimonio di valore per le generazioni future.

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