01 agosto 2024 – 07:45
Il Tribunale ha emesso una condanna di 2 anni per circonvenzione d’incapace nei confronti di Simone Caminada, ex compagno del filosofo Gianni Vattimo. La sua motivazione era quella di preservare il patrimonio di Vattimo per una futura successione. Tuttavia, i suoi sforzi sono stati vani poiché il Tribunale civile di Torino lo ha dichiarato indegno di succedergli il 25 luglio. Questo significa che non avrà diritto all’eredità del denaro sui conti correnti, né all’appartamento in via Po o all’archivio delle opere presso l’Università Pompeu Fabra di Barcellona come desiderato da Vattimo nel suo testamento. Le eredi saranno due cugine, designati dalla Procura dopo la condanna definitiva di Caminada a gennaio. A causa di un cumulo con una precedente condanna, dovrà ora scontare 3 anni e 10 giorni con affidamento in prova, svolgendo lavori socialmente utili.Le cugine del filosofo erediteranno un patrimonio di circa 400mila euro tra polizze vita e conti bancari, oltre all’appartamento nel centro di Torino. Resta ancora aperta la questione dell’eredità culturale custodita in Spagna: l’accordo con l’università catalana scadrà nel 2036 e le eredi dovranno decidere sul futuro dell’archivio.Secondo i giudici, Caminada ha abusato della totale dipendenza psicologica da parte del filosofo per compiere azioni dannose per il patrimonio suo e degli eredi. Grazie alle deleghe sui conti correnti e deposito, ha interrotto i flussi finanziari verso persone care a Vattimo e ha gestito le sue finanze a proprio vantaggio. Nel 2018 è riuscito ad essere nominato erede universale nel testamento, nonostante fosse già tra i legatari per beni di grande valore come orologi e opere d’arte.Nonostante la sentenza del febbraio 2023, che non ha cambiato i rapporti tra i due conviventi, avevano annunciato le nozze ma il filosofo è purtroppo deceduto nello stesso anno a 87 anni.