Ivrea città industriale del xx secolo, patrimonio Unesco, l’esposizione un altro viaggio, che vede l’universo femminile protagonista delle tele dell’artista.
Suggestioni metafisiche, atmosfere surreali e statuaria classica caratterizzano da sempre le ispirazioni di Ciro Palumbo, uno degli esponenti più interessanti della scena artistica italiana, portatore di un linguaggio radicato nella grande tradizione pittorica.
Il nuovo progetto dell’artista, Un altro viaggio, sarà esposto dal 27 ottobre al 15 novembre 2022 al Centro dei Servizi Sociali Olivetti, elegante edificio dalle forme dinamiche, firmato dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini negli anni Cinquanta, uno dei fiori all’occhiello del sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, “Ivrea Città Industriale del XX Secolo”. I locali dove si svolgerà l’esposizione erano un tempo adibiti al centro culturale della fabbrica: la loro gestione è oggi affidata a Spazi-O, che si occuperà di far rivivere gli spazi con mostre, esibizioni e sala per co-working e formazione.
Un altro viaggio rappresenta una tappa ulteriore dell’evoluzione stilistica cha ha visto Palumbo, negli anni, affrontare i temi del sacro, del mito e del viaggio, contaminando di volta in volta alfabeti e segni, stimoli e allusioni, spaziando dalla resa iperrealistica del dettaglio al gesto libero dell’informale, fino a sperimentare le cromie piene e pastose del neopop, e tuttavia rimanendo sempre riconoscibile e coerente a se stesso.
Ancora di viaggio, si tratta oggi, ma questa volta declinato al femminile. Un percorso scandito in quindici tele (tutte di quest’anno) dove accanto alle sue classiche rocce fluttuanti su cieli inquieti, alle falesie verticali e alle imbarcazioni occhiute sfilano una serie di donne erranti, pronte a spiccare il volo dalla cima di una montagna o impegnate a remare in mare aperto, viaggiatrici dello spazio con le braccia spalancate a contenere le orbite dei pianeti o veneri partorite dalle acque per imbarcarsi su navi volanti, o ancora figure sognanti, a occhi chiusi, perse in un viaggio tutto personale che è miraggio e fantasticheria.
Dal punto di vista pittorico, il dato più interessante del nuovo progetto consiste nel passaggio dell’artista alla resa di una figura viva e carnale. I suoi eroi di un tempo, infatti, sostanziati di marmo – ancorché investiti di emozioni, espresse nel gesto o nell’espressione – hanno lasciato il posto alla delicatezza dell’epidermide, alla consistenza cedevole di un giovane ventre o di un seno pieno. Un passo di straordinaria novità reso più prezioso dalle opere nelle quali la trasformazione non è ancora del tutto compiuta, dove al colore pietroso della pelle fa da contraltare un ammorbidimento repentino, un intenerirsi della solidità, oppure dove l’incarnato roseo e caldo è contraddetto dalla fissità marmorea di uno sguardo.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con l’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese, Spazi-O e Galleria Ferrero. Curatrice dell’esposizione è Alessandra Redaelli.
A partire dal 22 novembre la personale di Ciro Palumbo Un altro viaggio raddoppia con una diversa selezione di opere (undici lavori su tela e una carta, anche questi tutti del 2022), sempre a Ivrea, alla Galleria Ferrero, in via Torino 29.
Biografia Ciro Palumbo
Ciro Palumbo nasce a Zurigo nel 1965, e in Italia, la sua terra, si innamora del mare. Cresce e impara a creare immagini, a costruirle e dirigerle, ma comincia a sentire, profondo, un altro richiamo, canto di sirene, che lentamente lo riconduce a quell’immensa distesa d’acqua. Così lo dipinge, il mare, e diviene il pittore delle isole; e sebbene ancora non sia chiaro verso quale scoglio lo guidi il suo vento, le sue isole respirano sulle tele e le sue navi partono alla ricerca di nuove sfumature, indagando tra forma e colore, e trasportano l’immagine di un uomo, coraggioso, che vive sognando, anche per gli altri.
www.palumbociro.it
Centro dei Servizi Sociali Olivetti
Il progetto dell’edificio è di Luigi Figini e Gino Pollini (1955-1959), a seguito di un concorso a inviti promosso dalla Olivetti. Al progetto e alla realizzazione dell’edificio concorrono Roberto Guiducci e Paolo Radogna, tecnici di produzione della Olivetti. L’edificio corre parallelo alle Officine ICO ed è composto da due corpi di fabbrica raccordati da un corpo verticale autonomo che permette allo stesso di seguire l’andamento del corso, e da una pianta anch’essa esagonale, leggibile anche nella struttura a vista dell’edificio che si sviluppa su tre piani, tra loro sfalsati. I due corpi di fabbrica sono stati rispettivamente l’uno la sede della biblioteca e dei servizi sociali, l’altro dell’infermeria, ospitando nel tempo anche altre attività della complessa macchina dei servizi sociali della fabbrica, comprendente i servizi delle colonie e quelli del fondo di solidarietà interna Olivetti.
Un altro viaggio, Ciro Palumbo Centro dei Servizi Sociali Olivetti, Patrimonio Mondale dell’Umanità “Ivrea Città Industriale del XX Secolo” – Via Jervis 24, Ivrea. L’inaugurazione della mostra è prevista il 27 ottobre alle ore 18:00.
La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18, Lunedì escluso. Ingresso gratuito. Per info: 379.1694756