giovedì 18 Settembre 2025
20.7 C
Torino

Torino Spiritualità: Il Vuoto, Spazio di Essere e Riscoperta

Torino Spiritualità: Un Viaggio nell’Essere – L’Edizione “Smarrirsi Raggiungersi”Il festival Torino Spiritualità, giunto alla sua XXI edizione con il titolo evocativo “Smarrirsi Raggiungersi”, si configura come un’oasi di riflessione in un’epoca definita dall’iper-stimolazione e dalla sovrabbondanza di esperienze.

Organizzato dalla Fondazione Circolo dei Lettori e curato da Armando Buonaiuto, l’evento, dal 15 al 19 ottobre, si dispiega in diverse location torinesi – Circolo, teatri, chiese, cinema, spazi culturali – per offrire un percorso inedito di esplorazione interiore.

Il tema cardine dell’edizione è il vuoto, non inteso come assenza o carenza da riempire, ma come una dimensione ontologica da abitare, un’apertura verso l’ignoto, un invito alla contemplazione profonda di sé e del mondo.
Si tratta di un vuoto generativo, fertile, che precede l’esistenza e ne consente la manifestazione.
Come osservava il filosofo Martin Heidegger, l’essere si manifesta proprio nel suo “non-essere”, nell’apertura che lo definisce.

Il festival non si pone come un mero contenitore di conferenze, ma come un laboratorio di pensiero, un luogo di incontro tra discipline diverse – teologia, scienza, letteratura, filosofia – per interrogare il significato dell’esistenza.
Un dialogo tra voci autorevoli, capaci di illuminare le zone d’ombra dell’esperienza umana, guidando il pubblico attraverso un percorso fatto di parole, silenzi e domande radicali.

Il vuoto, nella sua ambivalenza, si manifesta in forme diverse: può essere il rifugio sicuro di una stanza privata, un momento di tregua dall’incessante flusso di impegni; può anche essere l’angoscia di un abisso apparentemente insormontabile.
È lo spazio sospeso che precede ogni possibilità, l’intervallo tra un respiro e l’altro, tra un pensiero e la sua formulazione.
Come sottolinea Armando Buonaiuto, curatore del festival, è un vuoto che possiamo desiderare evitare, ma anche uno verso cui possiamo sentire un irresistibile richiamo.

Giuseppe Culicchia, direttore della Fondazione, coglie l’importanza di questo spazio di pausa, di silenzio, in un’epoca di incessanti sollecitazioni.

Il vuoto non è solo una mancanza, ma un’opportunità di libertà, di sollievo, un antidoto all’eccesso e un invito a ritrovare la giusta misura.

L’evento si apre con un’esperienza sensoriale unica: “Concerto al buio” di Teho Teardo, martedì 14 ottobre.

Immersi nell’oscurità, i partecipanti saranno trasportati in un viaggio sonoro attraverso registrazioni ambientali notturne, un’immersione totale che sollecita l’ascolto profondo e l’abbandono alla suggestione.

Mercoledì 15 ottobre, la giornata inaugurale si apre con il dialogo “Questo vuoto d’intorno, questo vuoto di dentro”, tra il teologo Vito Mancuso e il fisico Guido Tonelli.
Un incontro che promette di esplorare le connessioni tra la ricerca del significato religioso e l’indagine scientifica, illuminando il rapporto tra l’uomo e l’universo, tra la dimensione spirituale e la comprensione razionale del reale.

Un’indagine che, forse, ci rivelerà che il vuoto non è solo assenza, ma il luogo stesso in cui si manifesta l’essere.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -