giovedì 18 Settembre 2025
22.6 C
Milano

Myung-Whun Chung: Musica, Umanità e il Ponte tra i Mondi

La musica, ponte inafferrabile tra le sponde divise da conflitti, è un’idea che si fa sempre più ardua da sostenere nel nostro tempo, eppure resta un faro per Myung-Whun Chung.
La sua testimonianza, nata in Corea del Sud e maturata in un mondo lacerato, si articola in un’affermazione profonda: l’identità umana precede quella nazionale, la musica trascende i confini geografici e politici.

Un principio che ha incarnato fin dai suoi primi viaggi in Corea del Nord, in un gesto di profondo umanesimo.
L’attuale tournée della Filarmonica della Scala in Corea e Giappone, dopo diciassette anni di attesa, si configura come un evento di portata simbolica.
Non solo per la risonanza culturale che un’orchestra di tale prestigio porta con sé, ma soprattutto perché rappresenta un atto di incontro tra due mondi, tra la “famiglia milanese” della Filarmonica e la comunità coreana a cui il maestro sente un legame indissolubile.
L’auspicio di Chung di inaugurare il nuovo teatro lirico di Milano con un’opera verdiana, in omaggio al suo compositore preferito, non è un semplice desiderio, ma una visione strategica, un proposito sentito che risuona con l’entusiasmo e l’attesa del pubblico.
Il concerto a Busan, nel cuore della città natale di Chung, ha rappresentato un momento di rara commozione, un’esperienza condivisa da un pubblico giovane e appassionato, testimone di una performance impeccabile.

L’esecuzione della Forza del destino, il concerto per pianoforte di Rachmaninov con Nicolaij Luganskij, e la sesta sinfonia di Čajkovskij, hanno generato un silenzio reverenziale, interrotto poi da un’esplosione di applausi che ha riempito la sala.
L’evoluzione del pensiero di Chung, da giovane perfezionista ossessionato dalla tecnica alla ricerca dell’anima del brano, è un percorso di maturazione artistica e umana.

Oggi, la scelta delle orchestre con cui collabora è guidata dalla ricerca di una connessione profonda, di un’affinità spirituale che permetta di esprimere appieno la bellezza e la potenza della musica.
La relazione trentaseienne con la Filarmonica della Scala, definita da lui come una “famiglia”, testimonia la forza di un legame costruito sulla reciproca fiducia e stima.

Un legame che si rafforza grazie all’approvazione del pubblico, particolarmente sensibile alle due esibizioni bis dedicate all’opera, con brani iconici come la Cavalleria Rusticana e il Guglielmo Tell.

Chung, con una sensibilità acuta, esprime il desiderio di condividere l’esperienza coreana con Milano, sollecitando i cineasti a concentrare l’attenzione sugli spettatori, sulle loro emozioni e reazioni.
La cultura coreana, con la sua capacità di coniugare silenzio contemplativo e improvvisa esplosione di gioia, offre una lezione preziosa.
La tournèe, resa possibile grazie al sostegno di Allianz e Unicredit, promette di essere un viaggio emozionante, e il pubblico giapponese attende con trepidazione le prossime tappe, pronto a lasciarsi trasportare dalla magia della musica.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -