Un’ondata di frustrazione e rabbia ha investito la comunità blucerchiata, manifestandosi in una vibrante, seppur contenuta, contestazione nei pressi del Salone Nautico di Genova, durante un evento dedicato agli incontri tra la dirigenza della Sampdoria e potenziali sponsor.
L’azione, portata avanti da un gruppo di tifosi ultras, ha rappresentato un chiaro segnale di dissociazione tra la base dei sostenitori e le scelte operative della società.
Il gruppo, inferiore al centinaio di persone, si è posizionato strategicamente nei pressi dello stand della Sampdoria, esprimendo il proprio disappunto attraverso cori incisivi e uno striscione eloquente: “Società: brindisi con gli sponsor? Non c’è un futuro da brindare.
Indegni”.
La scelta del Salone Nautico, simbolo di prestigio e opportunità, ha amplificato il contrasto con la difficile situazione sportiva e la percepita distanza tra i vertici del club e la tribuna.
La retrocessione in Serie B, unitamente a un avvio di campionato decisamente negativo, caratterizzato da tre sconfitte consecutive, ha alimentato il malcontento.
La squadra, ultima in classifica, fatica a trovare coesione e risultati, acuendo la sensazione di un progetto sportivo fallace.
L’episodio va letto anche alla luce del contesto storico recente.
La scorsa stagione, la ripescaggio successivo alla retrocessione dovuta a sanzioni sportive, sebbene accolto con sollievo iniziale, non ha cancellato le ferite di una stagione travagliata.
La vittoria dei playout contro la Salernitana, pur garantendo la permanenza in Serie B, non ha risolto le problematiche strutturali del club, e l’entusiasmo generato si è rapidamente spento.
La protesta degli ultras non è solo una reazione immediata alla performance sportiva attuale, ma il culmine di una crescente disillusione.
Si percepisce una mancanza di trasparenza nelle scelte di mercato, una gestione finanziaria poco chiara e, soprattutto, un allontanamento dalla vera identità blucerchiata, fatta di passione, attaccamento ai colori e partecipazione attiva alla vita del club.
La trasferta di Monza, in programma sabato, si preannuncia particolarmente delicata, non solo per l’importanza dei tre punti, ma anche per la necessità di una risposta concreta da parte della società, al fine di ristabilire un dialogo costruttivo con i suoi tifosi e di riconquistare la fiducia di una piazza storicamente appassionata e legata ai propri beniamini.
L’urgenza di un cambio di rotta è palpabile, pena il rischio di un ulteriore deterioramento del rapporto tra club e tifoseria.